Punti di vista
Leggerezza social e slang materano a rischio estinzione
Ilarità e saggezza popolare in alcune buffe e simpatiche espressioni che campeggiano a caratteri cubitali su vari profili
Facc d’ stu, ce maffà rir u cristian?, niddacchj: sono solo alcune delle buffe e simpatiche espressioni materane doc che campeggiano a caratteri cubitali su @viascaniopersio, pagine Istagram e Facebook da toccarsi lo stomaco, come recita la bio firmata da @tatatosta86 e @nellorally.
Ilarità e saggezza popolare, slang e rischio estinzione, @viascaniopersio è il custode digitale delle nostre tradizioni linguistiche e culturali, una specie di carta di identità delle radici che ci appartengono, vestita di ilare contemporaneità. Per chi ha voglia di leggerezza, si consiglia di scorrere le bacheche social dei creator digitali materani per ridere un po’ e tornare indietro nel tempo, e ricordarci che siamo cresciuti ascoltando e immedesimandoci nelle espressioni idiomatiche vivaci e originali della materanità. Come alla faccia du minghiaril, ad esempio: cosa è se non la manifestazione un po’ colorata di mostrare stupore, ammirazione, o collera o forse anche imprecazione verso qualcosa o qualcuno? Vogliamo invece parlare del modo di dire tutto materano «va facendo i vermi», utilizzata per indicare una equivocabile e ambigua condotta morale ed etica, seguita da commenti come sksclnd!
Come t piac, è proprio il caso di dirlo. Infatti, è piacevole e divertente scorrere i post in bianco e nero e leggersi nella locuzione che racchiude compiacimento e ironia, a soddisfacimento del bisogno di identificarsi con profonda leggerezza nella materanità dei giorni nostri. Per chi non è in grado di ascoltare i propri desideri e assecondarli, ci azzecca alla grande l’espressione t si mnat la croc ngudd, per dire che sei predestinato all’auto boicottaggio e alla resa. Con font accattivanti scorrono a colpi di bit vocaboli dialettali scritti e rivisitati in salsa moderna, in grado di risvegliare l’ilarità anche del più sopito dei bradipi materani, che «dorme alla diponda, soggetto quindi ad un calo preponderante della concentrazione. Sull’espressione si popp alla vainiglj comparata con la teoria della stupidità umana di Carlo M.Cipolla, abbiamo già affermato in passato che con certezza matematica, ognuno di noi sottovaluta l’alto potenziale alla vainiglj che gravita sul pianeta e, per dirla con il prof: «qualsiasi ipotesi numerica si rivelerebbe una sottostima. Tuttavia rimane la certezza, come evangelizzano in @viascaniopersio, che è tappò, va tutto bene e iè da rir u fatt. Citando Chopin, infatti, è proprio il caso di dire che «chi non ride non è mai una persona seria».