Punti di vista
Sull’altalena, Matera mantenga intatto lo «spirito bambino»
Un gioco che ricorda il movimento del mondo, così come quello degli uomini e delle donne e della città stessa, in cui le cose vanno su e giù senza posa
Dondolarsi verso l’alto e poi verso il basso, oscillare al vento, con i piedi in cielo e l’aria che attraversa i capelli, cullandosi nel pieno e nel vuoto, tra incoscienza e consapevolezza.
L’altalena su cui penzolano i bambini nella villa di Matera ricorda il movimento del mondo, così come quello degli uomini e delle donne e della città stessa, in cui le cose vanno su e giù senza posa.
Fare la coda per andare sul dondolo nel parco era uno dei passatempi più amati quando eravamo bambini: si aveva, una volta in sella a basculare, la sensazione di abbracciare felici il vento e di slanciarsi verso le nuvole. Sospesi tra cielo e terra, fluttuare ci ha convinto sulla possibilità di poter raggiungere grandi altezze, di sfidare rischi e di andare oltre le nostre paure. Ha regalato momenti di gioia, aiutandoci pure a prendere decisioni e ad accrescere la nostra capacità di risolvere i problemi.
Poi, ad un tratto, abbiamo iniziato a chiederci se le corde dell’altalena fossero abbastanza sicure da tenerci, ed è allora che abbiamo smesso di essere bambini. Piacere e pena, certezze e amarezze, resistenza e arrendevolezza. Tuttavia, come diceva Einstein, «l’altalena è una metafora della vita, un momento di salita, un momento di discesa, ma sempre movimento». Come quello che vive anche la città, in ascesa e discesa, tra grandi emozioni collettive e triste apatia da attesa di un meglio che è già venuto.
Ma visto che ci vuole molto tempo per rimanere giovani, come abitanti culturali dovremmo continuare a farci guidare dal bambino che è in noi per muoverci con disinvoltura nel gioco sacro della vertigine, per evocare un’energia che non esige solo di essere immaginata ma liberata. Sogni, scintille di gioia, slanci: portare il cuore oltre l’ostacolo è sempre la risposta più giusta per continuare a spingersi con vigore in alto e non smettere di spiccare il volo.