Ventitrè anni di reclusione sono stati inflitti al presunto boss e superlatitante albanese Vaqo Artur, di 32 anni, di Valona; 16 anni ciascuno per Kujtim Pajo, di 38, e per Alfred Katro, di 40, entrambi di Durazzo; 14 anni per Alfred Daja, di 41, e per Plarent Cani, di 32, di Durazzo; al quarantenne di Durazzo Faizal Qehajaj sono stati inflitti 13 anni; 12 anni a Ilir Sukaj, trentanovenne di Bajnan (Albania); otto anni per Albana Katro, di 34, di Durazzo; sei anni ciascuno a Rubin Mustafa, di 29, e a Ilir Brahe, di 41, entrambi di Durazzo. Artur Vaqo, Alfred Daja e Pajo Kujtim sono accusati dalla Dda di Bari di aver promosso, costituito, diretto, organizzato e finanziato l'associazione criminale alla quale avrebbero preso parte più di dieci persone e che aveva nella propria disponibilità armi da fuoco. I fatti risalgono al 1998.
Sono stati invece assolti da tutte le accuse il barese Pietro Pontrelli, di 52, di Triggiano (Bari), che per alcuni reati era già stato giudicato con sentenza definitiva, e gli albanesi Ardian Kazazi, Besnik Ajazi, Ilmi Mustafa, Cani Dervina, Edmond Gjoka e Hamit Hiseni.















