Trasporti

Treni, a febbraio il diretto Lecce-Bari-Napoli. Ma i lavori dell'alta capacità vanno a rilento

massimiliano scagliarini

Dopo il sopralluogo dei parlamentari al cantiere. In ritardo la galleria dell'Irpinia, non c'è più un termine ufficiale per concludere il raddoppio. Rfi: «Finiremo dopo il 2028»

La buona notizia è che l’apertura parziale della nuova tratta tra Napoli e Benevento dovrebbe permettere, fin da febbraio 2026, la riattivazione del treno diretto Napoli-Bari con un taglio progressivo della percorrenza fino a 45 minuti e con il prolungamento fino a Lecce. La notizia meno buona è che i lavori sull’alta capacità Bari-Napoli hanno tempi ancora lunghi, al punto che Rfi ha eliminato la previsione di completamento. La scorsa settimana, in un sopralluogo con alcuni parlamentari delle commissioni Trasporti, è infatti emerso che l’apertura della nuova linea è ora genericamente prevista dopo il 2028.

Ai parlamentari sono stati consegnati alcuni report predisposti da Rfi che la «Gazzetta» ha potuto visionare. Ne emerge che nel corso del 2026 sulla Napoli-Bari verranno attivati un nuovo binario delle tratte Frasso -Telese e S. Lorenzo-Vitulano e l’intero tratto finale, quello tra Frasso e Napoli. Ecco che il collegamento diretto tra i capoluoghi di regione, eliminato a giugno da Trenitalia perché ritenuto privo di senso commerciale (4 ore), dovrebbe usare la nuova linea, evitando quella storica che passa da Caserta: e quindi impiegherebbe un tempo più vicino alle tre ore diventando dunque competitivo con il bus...

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