politica
Puglia, la Regione cerca tra i fondi non spesi per coprire il buco della sanità: servono 81 milioni
Il monitoraggio di Amati per evitare il ricorso all'extragettito. A rischio anche i fondi della Apulia Film Commission
BARI - Tutti i fondi non utilizzati dai Dipartimenti nel corso del 2024 verranno revocati per contribuire alla copertura dei 174 milioni di disavanzo sanitario. Il «rastrellamento straordinario» che il Consiglio regionale ha deciso di avviare il 30 aprile varrà però anche per le società partecipate e per gli enti finanziati tra cui c’è pure Apulia Film Commission: e dunque i soldi stanziati e non spesi dovranno essere restituiti alla Regione.
La linea che parte dai conti delle Asl e arriva fino ai fondi per il cinema di cui la «Gazzetta» sta parlando in questi giorni è tracciata dall’assessore regionale al Bilancio, Fabiano Amati. Approvando il disegno di legge che ha coperto il buco, evitando di aumentare le addizionali Irpef (utilizzando l’extragettito, che verrà restituito allo Stato a rate), il Consiglio ha infatti dato mandato ad Amati di provvedere al monitoraggio mensile della spesa corrente, andando così a recuperare risorse che ridurranno l’esposizione pluriennale.
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