Il caso

Nucleo di Vigilanza Ambientale, arriva la stop della Regione: niente più armi né gradi

Massimiliano Scagliarini

Verso l'abrogazione del regolamento del 2019 che il prefetto di Bari ha ritenuto illegittimo: escluse le attività di polizia, non potranno più farsi chiamare «agenti»

È in arrivo l’abrogazione del regolamento che nel 2019 ha istituito il Nucleo di vigilanza ambientale, con la cancellazione dei gradi e della possibilità di richiedere l’attribuzione della qualifica di pubblica sicurezza con cui sarebbe stata creata una «polizia regionale» illegale. La giunta, con una proposta di delibera predisposta dall’assessore Serena Triggiani, si prepara a dare seguito alle indicazioni ricevute dalla Prefettura di Bari. Per questo lunedì il capo del Dipartimento ambiente, Paolo Garofoli, ha trasmesso ai sindacati lo schema di provvedimento che dovrebbe essere adottato nelle prossime settimane.

Il caso era stato raccontato lo scorso anno dalla «Gazzetta». Dopo lo scioglimento delle Province e il trasferimento delle relative competenze, la Regione ha assorbito gli 88 ex agenti delle Polizie provinciali...

CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION

Privacy Policy Cookie Policy