sanità
Puglia, i conti impazziti delle Asl: in un anno le perdite passano da 130 a 300 milioni
Per coprire il deficit serviranno soldi che la Puglia potrebbe dover prendere con nuove tasse. Ma nell’ultimo bilancio i consiglieri hanno regalato fiumi di denaro
BARI - Di certo c’è che nel preconsuntivo (novembre 2024) era indicata una perdita tendenziale pari a 250 milioni. E che nel bilancio 2025 sono state appostate coperture per circa 50 milioni. Ma, detto questo, soltanto a fine mese si potrà capire l’entità del «buco» lasciato nei conti della Regione dalla gestione del sistema sanitario pugliese. Non sarà roba da poco: la cifra dovrebbe avvicinarsi più ai 300 che ai 200 milioni di euro.
È un problema, perché - come aveva indicato l’altro giorno l’assessore al Bilancio, Fabiano Amati, convocando direttamente i direttori generali delle Asl e facendo infuriare il collega Raffaele Piemontese che ha la delega alla Salute - per coprire il deficit serviranno soldi che la Puglia non ha più. E non si può fare a meno di notare che la gestione sanitaria del 2024 ha creato un disavanzo praticamente doppio rispetto a quello del 2023, quando alla guida dell’assessorato c’era (a colpi di delibere che vietavano alle Asl di spendere) l’assessore Rocco Palese: nel 2023 le aziende sanitarie hanno bruciato «solo» 130 milioni, richiedendone circa 40 dal bilancio autonomo.
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