il caso

Sud-Est, anche il Tribunale dice «no» ai privati che vogliono smantellarla. «Sessanta giorni per il salvataggio»

massimiliano scagliarini

Respinto il ricorso dell'Anav che chiede alla Regione di revocare il contratto di servizio. La società: manterremo gli impegni

BARI - L’associazione di categoria delle imprese di trasporto passeggeri su gomma non ha titolo a intervenire nel procedimento concorsuale avviato da Ferrovie Sud-Est per tentare un nuovo salvataggio all’indomani della sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato illegittimo il finanziamento pubblico da 70 milioni. Lo ha stabilito il Tribunale di Bari (quarta sezione, presidente Simone, relatore Fazio) che ha dichiarato inammissibile l’intervento dell’Anav: non essendo un creditore, non può esprimersi in questa sede.

Il 31 dicembre Ferrovie Sud-Est ha depositato un ricorso con cui «prenota» la possibilità di presentare un piano di salvataggio per rimuovere lo squilibrio patrimoniale di 130 milioni determinato all’indomani della sentenza di agosto. Il Tribunale ieri ha dichiarato accoglibile la domanda, e ha concesso un termine di 60 giorni per la presentazione della proposta di concordato preventivo. Nel frattempo l’azienda dovrà operare sotto la supervisione dei commissari giudiziali, il professor Giuseppe Trisorio Liuzzi e il commercialista Ruggiero Pierno di Bari cui spetterà, una volta predisposto il piano, redigere un parere a favore del Tribunale.

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