Il caso

Corte dei conti, altra contestazione alla Regione: «Consulenza illegittima all' ex subcommissario dell'Arif»

Massimiliano Scagliarini

Dopo i 65mila euro alla consigliera De Simone, altri 20mila all'esponente Pd Damiani. I giudici: «Non è nemmeno laureato, non ha i titoli per svolgere quel compito»

BARI - I consiglieri del governatore Michele Emiliano devono presentare, prima della liquidazione dei compensi mensili, una dettagliata relazione sul lavoro svolto. Il diktat è arrivato dal capo di gabinetto, Giuseppe Catalano, ed è in vigore già da qualche mese, cioè prima che scoppiasse il caso della consigliera Caterina «Titti» De Simone e della sua consulenza da 65mila euro per la quale la Corte dei Conti ha contestato un possibile danno erariale da 430mila euro. E nell’attesa che la Regione presenti le sue controdeduzioni rispetto all’invito a dedurre notificato dal procuratore Carmela de Gennaro, è scoppiato un caso fotocopia. Che stavolta riguarda l’Arif.

I magistrati contabili del Controllo hanno infatti scoperto un incarico di consulenza «occulto», affidato dall’agenzia forestale nel 2023 e nascosto (letteralmente) fino a quando a settembre, nell’ambito dell’esame del bilancio propedeutico alla parifica, non ne è stata segnalata l’esistenza dalla stessa Regione. E così l’Arif è stata costretta a consegnarne la copia. Il problema è che la consulenza è stata affidata a Vitantonio Damiani, ex subcommissario dell’Arif insieme all’attuale direttore generale Francesco Ferraro. Damiani, esponente del Pd, ha firmato un contratto «con funzioni di supporto al direttore generale per l’attuazione di specifici obiettivi inerenti all’inquadramento del personale» per 20mila euro l’anno oltre Iva e contributi previdenziali (28mila euro totali). La stessa cifra che percepiva da subcommissario...

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