ECONOMIA E TERRITORIO

Ambiente ed energia, la Puglia in pole position

maristella massari

Parla Penna (Mase): «Il Pnrr finanzierà progetti per 570 milioni». Tra le misure finanziate, il ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini, innovativi impianti per la gestione dei rifiuti

BARI - Il Pnrr porterà in Puglia poco meno di 570 milioni di euro per progetti relativi all’ambiente e alla sicurezza energetica. Tra le varie misure finanziate, si va dal ripristino e tutela dei fondali e degli habitat marini, a nuovi e innovativi impianti per la gestione dei rifiuti, allo sviluppo del biometano, alla ricerca e sviluppo sull’idrogeno, ma anche alla produzione di idrogeno stesso in aree industriali dismesse. Quest’ultimo progetto vede ben 5 aree già individuate: due a Taranto, una a Campi Salentina, una a Foggia e una a Brindisi che sorgerà negli spazi della ex centrale di Cerano. A questa somma bisogna aggiungere il miliardo di euro per il progetto del Dri a Taranto, dirottato sui Fondi di sviluppo e coesione. Servirà a traghettare sulla strada della decarbonizzazione gli impianti di produzione dell’acciaio.

Ne abbiamo parlato con Fabrizio Penna, capo dipartimento dell’Unità di missione per il Pnrr del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica.

A che punto siamo con l’assegnazione dei fondi?

«Il Pnrr sta viaggiando alla velocità richiesta raggiungendo i traguardi previsti nei tempi previsti. Stiamo in fase di rendicontazione a livello nazionale della sesta rata. Per quello che riguarda le misure della cosiddetta rivoluzione verde, transizione ecologica ed energetica siamo orgogliosi di aver potuto anticipare alcuni target che erano previsti in rendicontazione per la settima rata entro dicembre 2024. La tabella di marcia a livello nazionale è ampiamente rispettata».

Il Sud come ne esce?

«Il 40% dell'attività Pnrr, questo strumento complicato, molto più comlesso di tutti i fondi europei strutturali che fin qui abbiamo conosciuto, è riservato a misure per lo sviluppo del nostro Mezzogiorno. E questa percentuale, per quello che riguarda le misure ambientali e di sicurezza energetica, è ampiamente rispettata se non addirittura superata».

Puglia e Basilicata come ne escono?

CONTINUA SULLA DIGITAL EDITION OPPURE ACQUISTA LA COPIA CARTACEA

Privacy Policy Cookie Policy