la polemica

Nel 2024 quattro appalti pubblici al fratello del governatore Emiliano: dal Consiglio regionale, da una scuola e da una Asp

massimiliano scagliarini

I dati dell'archivio Anac: forniture per78mila euro nell’archivio Anac, compresa quella revocata dopo le polemiche per gli scaffali della biblioteca

BARI - Nel corso del 2024 la Emiliano Arredamenti dei fratelli del governatore pugliese ha ricevuto in totale quattro affidamenti diretti da enti pubblici, compresi i due (di cui uno revocato) da parte del Consiglio regionale della Puglia. Il dato emerge dalla Banca dati nazionale dell’Anac, dove sono registrati tutti gli appalti. L’importo totale (78mila euro Iva compresa) è tutto sommato modesto, ma segnala che da quest’anno l’azienda di Capurso - iscrivendosi al Mepa, il centro acquisti della pubblica amministrazione - sta tentato di entrare nel mercato delle forniture pubbliche.

Si tratta, come ovvio, di una scelta assolutamente legittima, così come legittime sono in sé le offerte chieste dal Consiglio regionale per una fornitura di mobili da 41mila euro (a maggio) e per gli scaffali della biblioteca da 30mila euro (ad agosto), quest’ultima revocata dopo le polemiche a seguito del primo appalto. La ditta dei fratelli del presidente della Regione ha il diritto di lavorare con chi vuole. È solo una questione di opportunità: per quanto il Consiglio regionale goda di autonomia di bilancio e amministrativa, si tratta pur sempre del fratello del presidente della Regione. Ed è su questo che si sono concentrate le polemiche: lo stesso Michele Emiliano, non a caso, ha detto di ritenere «inopportuna» sia la lettera d’invito che la risposta da parte della ditta del fratello.

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