La questione
Il ricorso di Emiliano contro l'Autonomia: «Va cancellata la riforma del 2001, anche quella spacca l'Italia»
La Puglia alla Corte costituzionale per bloccare la legge Calderoli: «Non garantisce l'uguaglianza dei cittadini»
BARI - Il ricorso è contro l’Autonomia differenziata. Ma anche, con un ragionamento che mira a evidenziare un possibile rischio per l’unitarietà dell’Italia, contro la stessa riforma del Titolo V voluta dal governo Amato nel 2001. Ovvero contro l’articolo della Costituzione di cui la legge Calderoli dispone l’attuazione con modalità che, secondo molte Regioni del Sud, rischiano di creare un’Italia a due velocità se non proprio spaccata in due.
Ecco perché c’è molto di politico nel ricorso della Puglia alla Consulta depositato venerdì dal professor Massimo Luciani con il capo dell’avvocatura regionale Rossana Lanza. Un’iniziativa, voluta dal governatore Michele Emiliano, che costituisce una sorta di valvola di sicurezza rispetto alla referendum: se pure i due quesiti abrogativi non dovessero risultare ammissibili, le Regioni (anche la Sardegna sta predisponendo un proprio ricorso) otterrebbero comunque uno scrutinio da parte del giudice delle leggi. E potrebbero provare a far passare la tesi in base a cui, attraverso la legge Calderoli, si starebbe mettendo in atto uno stravolgimento delle competenze costituzionali...
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