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Traffico illecito rifiuti, interdizioni e sequestro di beni: coinvolti imprenditori e imprese lucane e pugliesi
I Carabinieri hanno individuato «un gruppo organizzato» di imprenditori delle due regioni. Tra le rapine, per 4 volte assaltato lo stesso bar a San Nicola di Melfi
POTENZA - Traffico illecito di rifiuti, inquinamento ambientale, falso in atto pubblico e frode in pubbliche forniture: sono i reati ipotizzati dalla Direzione distrettuale antimafia di Potenza che hanno portato oggi all’applicazione di misure cautelari e un sequestro preventivo a carico di imprenditori e imprese lucane e pugliesi.
Il sequestro preventivo riguarda diversi beni per un valore complessivo di circa 600 mila euro, calcolati sui rifiuti smaltiti illegalmente e sui «gravi danni ambientali» provocati.
I Carabinieri hanno individuato «un gruppo organizzato» di imprenditori delle due regioni che avevano avviato «un collaudato sistema di gestione illecita di rifiuti», in grado di «abbattere i rilevanti costi aziendali che sarebbero derivati da un corretto smaltimento dei rifiuti». In particolare, si tratta degli interventi su una strada pubblica, a Montescaglioso (Matera): i rifiuti, invece di essere smaltiti correttamente, sarebbero stati interrati «abusivamente in luoghi non molto distanti dal centro cittadino, realizzando di fatto una discarica abusiva di circa 26 mila metri quadrati», con un "risparmio» per le imprese - proprio sui costi di smaltimento - di 600 mila euro.
Gli investigatori, da dicembre del 2021 ad agosto 2022, hanno «ricostruito oltre 100 viaggi dai cantieri alla discarica abusiva» per smaltire illecitamente «circa 41 mila metri cubi di rifiuti speciali, costituiti prevalentemente di terre e rocce di scavo, piastrelle in ceramica, cemento e porzioni di asfalto». Venivano poi realizzati documenti relativi ad operazioni di conferimento dei rifiuti «che in realtà non erano mai state realizzate», per «dissimulare un regolare stato di avanzamento dei lavori e incassare i compensi previsti da parte dell’amministrazione comunale committente».
Gli indagati sono 14, dieci dei quali raggiunti dal divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione e dal divieto di esercitare attività imprenditoriale afferente alla gestione dei rifiuti in forma professionale, per la durante di un anno». La stessa misura interdittiva riguarda anche cinque imprese.
A SAN NICOLA DI MELFI UN BAR RAPINATO PER QUATTRO VOLTE
Per quattro volte un bar di San Nicola di Melfi (Potenza), aperto anche nelle ore notturne, ha subito rapine dallo stesso gruppo criminale: è questo uno dei dettagli che il Procuratore distrettuale di Potenza, Francesco Curcio, ha illustrato ai giornalisti dopo l’emissione di 14 provvedimenti cautelari nei confronti degli autori di 21 episodi delittuosi commessi dal 19 febbraio 2023 al 22 gennaio 2024 fra le province di Potenza, Foggia, Barletta-Andria-Trani, Bari e Avellino.
«Evidentemente il territorio lucano - ha detto il Procuratore - era inteso come uno di quelli su cui scorrazzare impunemente. Il ripetersi degli accadimenti, l’estrema pericolosità degli indagati, la circostanza di essere armati e pronti a reagire a qualsiasi situazione toccano da vicino la sensibilità della comunità, ed è di questo che ci siamo maggiormente preoccupati parlando di reati che mettono a rischio la stessa incolumità pubblica. Stiamo parlando di una struttura organizzata - ha concluso - che operava rapine con armi, furti perpetrati con una sorta di 'bonifica al contrariò, con la quale si preparavano la fuga anche a discapito di chi si trovava a passare casualmente, veri e propri professionisti. E’ un segnale forte per far capire che in Basilicata questi fenomeni vengono contrastati e non si può certo venire qui a fare il proprio comodo».