L'inchiesta
La chat tra Emiliano e Pisicchio, lui si difende: «Io sempre corretto»
Sms sulla «guerra non convenzionale». Il governatore: mi riferivo ai politici, non ai magistrati
BARI - Michele Emiliano ha negato davanti alla Commissione parlamentare antimafia di avere avuto conoscenza dell’imminente arresto dell’ex assessore Alfonsino Pisicchio, che nel suo interrogatorio di garanzia davanti al gip Ilaria Casu ha raccontato i contenuti della chat del 10 aprile con il governatore. Ma anche un altro messaggio di Emiliano, quello che ha creato la reazione stizzita dello stesso gip, sarebbe stato male interpretato: secondo l’entourage del presidente della Regione, infatti, la locuzione «guerra non convenzionale» che secondo il giudice sarebbe stata utilizzata da Emiliano in riferimento all’imminente ordinanza di arresto per Pisicchio si riferiva in realtà alla situazione politica barese di quei giorni.
L’episodio è stato raccontato ieri dalla «Gazzetta» riportando un passaggio contenuto nel verbale di interrogatorio del 16 aprile, atto che da settimane è ormai nella disponibilità delle parti. «La premessa - scandisce la gip Ilaria Casu dopo aver letto il foglio con i messaggi tra Emiliano e Pisicchio del giorno dell’arresto - è che io non partecipo a nessuna guerra, sia ben chiaro perché dice che... “guerre non convenzionali”. Io non mi presto a nessuna guerra... lo chiarisco io. Siccome, diciamo, parla di una guerra combattuta con mezzi e quindi in questo caso con le ordinanze, io spero di poter essere al di sopra di ogni sospetto, in questo senso, perché diciamo non è piacevole leggere queste cose».
Fonti vicine a Emiliano spiegano però che il presidente non intendeva riferirsi alla magistratura, bensì a quello che stava accadendo nel mondo politico barese e in special modo nel centrosinistra. Dove, in quei giorni (siamo al 10 aprile) era ancora in corso lo scontro per la candidatura tra Vito Leccese (espressione del Pd) e Michele Laforgia (sostenuto da grillini e Sinistra italiana, e fino a quel giorno ancora avvocato di Pisicchio). E dunque le «guerre non convenzionali» cui Emiliano si riferiva sarebbero quelle che vedevano contrapposte le varie anime del centrosinistra.
Il caso centrale resta però quello che riguarda altri messaggi, con cui il 10 aprile Emiliano avrebbe chiesto all’ex assessore di dimettersi dall’incarico di commissario straordinario dell’agenzia Arti salvo poi approvare una delibera per rimuoverlo...