la polemica
Emiliano, la nomina di Pisicchio all’Arti e la revoca dell'incarico: «Ci aveva assicurato che l'indagine era archiviata, ma non lo ha dimostrato e l'ho rimosso»
Il governatore dopo il giallo che ha accelerato l'arresto dell'ex assessore: non si tratta di dimissioni
BARI - «La nomina a commissario Arti di Alfonso Pisicchio è stata effettuata nel dicembre scorso al solo fine di seguire il percorso legislativo con eventuali riformulazioni del disegno di legge per l’attribuzione all’Arti delle competenze aggiuntive di trasferimento tecnologico». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il giorno dopo l'arresto di Pisicchio eseguito dalla Finanza a poche ora dalla delibera con cui la giunta ne ha disposto la revoca con conseguente giallo, dato che Pisicchio ha poi fatto circolare una lettera di dimissioni nei fatti smentita dal governatore.
LEGGI LA LETTERA DI DIMISSIONI DI PISICCHIO
«La nomina - dice infatti Emiliano - è stata effettuata sulla base del fatto che il prof. Pisicchio aveva dato assicurazioni che le indagini a suo carico erano state chiuse con archiviazione. Nel momento in cui è stato richiesto allo stesso prof Pisicchio di dare riscontro fattuale a queste sue assicurazioni, alla luce delle verifiche a 360 gradi che l’amministrazione regionale sta effettuando su tutte le eventuali situazioni giudiziariamente rilevanti, lo stesso non è stato in grado di dare tali riscontri. Per questa ragione in data di ieri ho proposto alla Giunta di sostituirlo con un dirigente della Regione Puglia».
LEGGI LA DELIBERA DELLA GIUNTA REGIONALE CHE HA RIMOSSO PISICCHIO
Emiliano giudica poi "gravissimi ed intollerabili" gli elementi emersi a carico del suo ex assessore: «La esecuzione delle misure cautelari e quanto riportato dalla stampa in merito alle accuse rivolte allo stesso e agli altri coindagati costituiscono elementi gravissimi ed intollerabili che indurranno, ove confermati dalle indagini in corso, la Regione Puglia a costituirsi parte civile nell’eventuale processo richiedendo come sempre avvenuto il risarcimento del danno a tutte le persone che saranno condannate».
«MAI INDAGINI SU ATTIVITA' DELLA GIUNTA»
«Si precisa - conclude la nota di Emiliano - che tutte le diverse indagini in questo momento in corso da parte della Procura di Bari non hanno mai riguardato l’attività istituzionale della Giunta in carica, ed anche nell’ipotesi ultima si sottolinea che è stato un dirigente regionale a dare inizio alle indagini attraverso una sua denuncia. Ciò dimostra una capacità degli uomini e delle donne della Regione Puglia di comprendere e reagire ad ogni tentativo di commettere atti illegali».