L'incontro

Primarie, Leccese: «Mai acquistato un voto». Laforgia: «Dopo gli arresti a Bari ci vuole autocritica»

Un dibattito tra i due candidati a confronto con i sindacati studenteschi Link Uds e l’Adi. Temi a tutto tondo riguardanti la cronaca di Bari ma anche il futuro della comunità studentesca

BARI - Si è tenuto oggi in Piazza Cesare Battisti a Bari il confronto tra i due candidati alle primarie del centrosinistra, Michele Laforgia e Vito Leccese, con i sindacati studenteschi Link e Uds, e l’associazione rappresentativa dei dottorandi (Adi). 

Un dibattito a tutto tondo che ha affrontato diversi temi.

«Quello che è successo ieri ci deve allarmare molto e deve richiamare l’attenzione a un’azione di contrasto sempre più energica ed efficace da parte della magistratura e delle forze di polizia». Il riferimento di Vito Leccese è all’omicidio di Raffaele Capriati, avvenuto ieri sera nel quartiere Torre a Mare.
«La ricetta - ha aggiunto Leccese - è evitare che a Bari ci siano tante piazze di spaccio che alimentano i clan criminali, perché prima vivevano sul contrabbando di sigarette e oggi vivono sullo spaccio di droga». Leccese ha spiegato che «per evitare che le organizzazioni criminali diventino sempre più aggressive bisogna contrastarle attraverso la sottrazione delle piazze di spaccio. La ricetta è quella della prevenzione, delle azioni di contrasto e del dispiegamento di attività di carattere sociale per evitare che la criminalità organizzata si alimenti attraverso il reclutamento di giovani che non hanno altro tipo di sbocco e sono quindi allettati dal facile guadagno».
«Bene ha fatto il sindaco Decaro - ha concluso - a chiedere la convocazione di un Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, perché bisogna prevenire con durezza e determinazione la reazione del clan che ieri ha subito quel tipo di aggressione».

«Oggi parliamo di università della quale gli studenti sono una componente fondamentale, nel senso tecnico del termine. Le risposte le dobbiamo cercare insieme perché nessuno ha una ricetta pronta, dobbiamo creare un collegamento che in questi anni è stato un pò lento fra l'amministrazione comunale e le università che abbiamo a Bari». Lo ha detto uno dei due candidati del centrosinistra alle primarie per il sindaco di Bari, Michele Laforgia, a margine del confronto con l’altro candidato, Vito Leccese, i sindacati studenteschi Link e Uds, e l’Adi (associazione rappresentativa dei dottorandi).
«Le università - ha aggiunto Laforgia - non sono solo una domanda, ma una risorsa enorme sulla quale probabilmente c'è da fare un lavoro che non abbiamo ancora fatto». «Occorre - ha detto - iniziare a dire alcune cose sui trasporti, per esempio, sull'offerta di studio e sugli alloggi, anche se preferirei parlare di case perché la parola alloggio dà un’idea un pò distorta».

«E' una bella sollecitazione quella che ci arriva dagli studenti di una città con due università pubbliche con 60mila iscritti e 4.500 ricercatori. Credo che la città e il nuovo governo cittadino debbano dare risposte a partire dalla difficoltà che oggi gli studenti hanno ad avere spazi di aggregazione e socializzazione». Lo ha detto il candidato alle primarie del centrosinistra, Vito Leccese, a margine del confronto con l’altro candidato, Michele Laforgia, i sindacati studenteschi Link e Uds, e l’Adi (associazione rappresentativa dei dottorandi).
Leccese ha inoltre evidenziato il «grosso problema della mancanza di alloggi. Bari - ha detto - sta dispiegando il suo appeal turistico a scapito dei cittadini e di tanti studenti. Una città che vuole traghettare la propria comunità verso il futuro deve fare investimenti fortissimi sul capitale umano, se non lo fa è una città che non ha futuro».

«Farei io una mozione d’ordine per abrogare qualsiasi tentativo di dimostrare che l’amministrazione comunale non ha fatto nulla in questi anni e che siamo rimasti al passato». Poco prima Laforgia aveva detto di voler presentare una «mozione per eliminare dal dibattito la frase capitale umano», usata proprio da Leccese nel dibattito. Rivolgendosi a Laforgia, Leccese ha detto che «siamo all’interno dello stesso schieramento, siamo candidati per le primarie, quindi va fatto uno sforzo per ammettere quello che di buono è stato fatto». «Noi - ha spiegato Leccese - ci candidiamo per governare la città e governarla rispetto alle esperienze positive che sono state fatte. Si sta creando una prospettiva diversa rispetto al passato». Collegandosi a quanto detto da Laforgia poco prima, ovvero "vorrei che parlassimo sempre di persone», Leccese ha ricordato che «nel 1991 ero sulla banchina del porto di Bari ad accogliere 20mila albanesi. Per me quelle erano persone mentre lo Stato le voleva mandare indietro».

«Non c'è bisogno di ripetere che siamo dalla stessa parte, se non fosse stato così non saremmo stati qui. Dato che, a un certo punto, si è deciso di fare le primarie per scegliere il candidato del centrosinistra, siamo tutti in campagna elettorale e bisogna mettere in evidenza le cose che sono state fatte: chi governa ha il dovere di dire ciò che ha fatto e non ciò che farà». 
«Molte cose non sono state fatte - ha aggiunto - non stiamo negando che Bari sia stata ben amministrata, altrimenti non saremmo dalla stessa parte. Ma basta con il tono da lesa maestà ogni volta che si dice che qualcosa non è andato bene».
Laforgia ha chiarito che «bisogna ascoltare ciò che ci viene chiesto perché viene dalle risposte che non siamo riusciti a dare, perché io sono dentro questa maggioranza, non sono fuori. Dobbiamo lavorare tenendo conto che sono cresciuti dei bisogni che non siamo riusciti a governare».

«Bari non è sempre stata all’altezza del contributo che hanno dato le università alle città. Per una città è fondamentale investire sul capitale umano, se mancano investimenti consistenti non si va da nessuna parte». 
«In questi anni - ha aggiunto - sia l’università Aldo Moro sia il Politecnico hanno fornito un capitale umano straordinario, creando una capacità di attrazione degli investimenti enorme».
Leccese ha detto di essere d’accordo con Laforgia a proposito della necessità di «fare comunità, l’amministrazione comunale deve promuovere queste sinergie e cercare di fare squadra per mettere a valore». E ha evidenziato che «fra un pò avremo la sede unica del Cnr nella ex Manifattura dei tabacchi e il grande polo dell’innovazione nella ex caserma Magrone dove si potranno creare spazi per la socialità e per la didattica». Bari, ha sottolineato, «non deve essere più una città con le università, ma una città della conoscenza a tutto campo».

«Bari è una città accogliente per chi studia all’università, per i docenti, per i giovani ricercatori e per tutto il mondo accademico? No, Bari non è una città accogliente, a cominciare dal problema delle case perché sono rimesse al mercato immobiliare e il prezzo di un letto oscilla fra 250 e 300 euro al mese». Lo ha detto il candidato alle primarie del centrosinistra, Michele Laforgia, durante il confronto con l’altro candidato Vito Leccese e i sindacati studenteschi Link e Uds, e dall’Adi (associazione rappresentantiva dei dottorandi).
«L'amministrazione comunale - ha aggiunto Laforgia - non può non essere l’attore principale del rapporto fra proprietà immobiliare e utenti degli alloggi, usando il suo peso istituzionale e la leva fiscale». Laforgia ha proposto di "favorire contratti convenzionati, con prezzo calmierato come in altre città italiane, che consentano ai proprietari di risparmiare sulle tasse e agli utenti di avere un luogo non solo per andare a dormire, ma per vivere».

Primarie Bari: Leccese 'non ho mai acquistato un voto'

«Non ho mai messo in dubbio la moralità del mio collega Laforgia, ma questa autorevolezza la dovete riconoscere anche a me, e non per partito preso ma perché è dimostrata dalla mia storia personale: non ho mai acquistato un voto e coloro che si sono macchiati di questo reato vanno presi a calci insieme a coloro che utilizzano il trasformismo». Lo ha detto il candidato alle primarie di Bari del centrosinistra, Vito Leccese, durante il confronto con l’altro candidato Michele Laforgia. «A me - ha evidenziato Leccese - il trasformismo non interessa, mi interessa sognare questa città e traghettarla verso un futuro diverso». «Se ho dato una disponibilità a candidarmi - ha detto - l’ho fatto per il bene che voglio a questa città e per fare in modo che gli obiettivi che sono stati fissati nei prossimi cinque anni siano raggiunti con celerità. Sul piano morale credo di non avere nulla di meno rispetto al candidato Laforgia».

Primarie Bari, Laforgia: 'dopo arresti fare qualche autocritica'

«Il sindaco Decaro è anche il mio sindaco, non solo il tuo. Tu non sei candidato del sindaco, ma di un pezzo della coalizione». Lo ha detto il candidato alle primarie del centrosinistra di Bari, Michele Laforgia, durante il confronto con l’altro candidato, Vito Leccese, e i sindacati studenteschi Link e Uds, e dall’Adi (associazione rappresentativa dei dottorandi).
Rivolgendosi a Leccese, Laforgia ha detto che «va benissimo che il sindaco abbia sempre detto di non aver scelto un suo successore, ma poi ha scelto te». «Sono convintissimo che la serietà e competenza di Vito Leccese non sia in discussione - ha precisato -. Ma non possiamo fare finta che improvvisamente non sia arrivato il 26 febbraio e ci siano stati 130 arresti. Il 7 novembre 2023 avevo fatto una dichiarazione pubblica spiegando che a Bari i voti si comprano ed è forse la ragione per la quale non si dovrebbero fare le primarie». «Questa dichiarazione - ha ricordato Laforgia - ha generato un terremoto. Oggi parliamo delle infiltrazioni e della compravendita dei voti, e questo nostro evento in piazza potrebbe essere inutile perché domani potrebbero scegliere il Consiglio comunale, dando a Bari la patente di città mafiosa. Su questo qualche autocritica politica bisognerebbe cominciare a farla».

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