Il rapporto

Puglia, il 15,7% dei ragazzi è vittima di cyberbullismo: i dati di Save the Children

Si evidenzia anche che l’85,6% delle scuole pugliesi è connesso alla banda ultralarga, un dato che pone la regione al primo posto in Italia, seguita dalla Lombardia

In Puglia il 15,7% dei ragazzi tra gli 11 e i 13 anni è vittima di cyberbullismo, la terza percentuale più alta dopo Sicilia e Campania. È quanto emerge dai dati della 14sima edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia, dal titolo 'Tempi digitali', diffusi da Save the Children in vista della Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che si celebra lunedì 20 novembre.
Vittime di cyberbullismo sono per lo più le ragazze, anche se si registra il fenomeno delle «bulle» che isolano o deridono le compagne «quando i tempi di crescita non sono uguali per tutte».

Nello studio si evidenzia anche un uso «problematico» dei social media da parte del 14,6% dei pugliesi di 11, 13 e 15 anni. A preoccupare sono soprattutto le tredicenni che si immergono nel mondo dei social per «scappare da sentimenti negativi». Sulla base di quanto emerge dal rapporto, il 25,2% (media nazionale del 24%) dei ragazzi pugliesi, in particolare gli 11enni, utilizza troppo i videogiochi.
Ansia sociale, depressione, impulsività, una peggiore qualità del sonno e un rendimento scolastico scarso manifestano il rischio da dipendenza tecnologica, mentre «l'uso intensivo di internet è associato anche a una maggior rischio di sovrappeso o obesità» dovuto alla «inattività e alle cattive abitudini alimentari legate all’iperconnessione». In Puglia il 26,1% degli adolescenti è in sovrappeso oppure obeso, percentuale superiore rispetto alla media nazionale (22,6%): è il terzo dato più alto dopo la Campania (31,6%) e la Sicilia (26,7%).

Secondo lo studio, è bene prevenire la dipendenza da internet anche grazie ai centri territoriali che offrono assistenza ai minorenni attraverso équipe multidisciplinari formate da psicologi, assistenti sociali, educatori. In Puglia c'è un solo centro e si trova a Taranto.

In Puglia l’85,6% delle scuole è connesso alla banda ultralarga, un dato che pone la regione al primo posto in Italia, seguita dalla Lombardia. È quanto si evince dai dati contenuti nella 14esima edizione dell’Atlante per l’infanzia e l’adolescenza di Save the children.
Per quanto riguarda le scuole secondarie di primo grado, solo a Lecce sono ormai tutte connesse mentre a Bari lo sono il 92%, l'88% a Taranto, l’80% a Brindisi, il 73% a Foggia.
Per quanto riguarda le scuole secondarie di secondo grado, Bari è in testa con il 94% di istituti connessi, seguita dagli istituti di Foggia con l’87%, Lecce 80%, Brindisi 75% e Taranto 74%. In Puglia il 76% delle scuole primarie e secondarie, statali e non statali, dispone di postazioni informatiche adattate alle esigenze degli alunni con disabilità.

TABLET COME PASSATEMPO

La Puglia è quarta in Italia per la percentuale di bambini tra gli 11 e i 15 mesi che trascorrono più tempo davanti agli schermi di tv, computer, tablet o smartphone: sono il 65,4% (contro una media nazionale del 58,1%) di cui il 4,6% è esposto per tre o più ore al giorno (il quarto dato più alto nel Paese). Lo rivela la 14esima edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia di Save the children che fornisce un quadro dei bisogni tecnologici dei più giovani e dei rischi connessi alla rivoluzione digitale.
In Puglia l’80% di bambini e adolescenti tra i 6 e i 17 anni utilizza internet tutti i giorni mentre il 72,1% usa quotidianamente lo smartphone. Sulla connettività, la pubblicazione evidenzia che la rete ultraveloce raggiunge il 63% delle famiglie residenti nelle province di Bari e di Barletta-Andria-Trani, il 46% nel Tarantino, il 42% in provincia di Foggia, il 34% in provincia di Brindisi e il 23% nel Leccese. Le famiglie ultraconnesse con accesso alla fibra ottica 'Ftth' rappresentano il 22% nella provincia di Bari che si piazza al nono posto in Italia. Seguono con il 10% la provincia Barletta-Andria-Trani; con il 9,2% il Brindisino; con il 7% la province di Taranto e di Foggia; e con il 5% la provincia di Lecce.

I DATI DELLA BASILICATA

In Basilicata il 14% degli adolescenti tra gli undici e i 13 anni è vittima di cyberbullismo. È questo uno dei dati che emergono dall’analisi della 14esima edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia, dal titolo 'Tempi digitalì, diffusi da Save the Children in vista della Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che si celebra lunedì 20 novembre. In particolare - è sottolineato - le ragazze sono più frequentemente vittime di atti di cyberbullismo, «ma esiste anche una quota di 'bullè che colpiscono le compagne per isolarle e deriderle soprattutto negli anni della pre-adolescenza, quando i tempi di crescita non sono uguali per tutte».

Nell’Atlante è inoltre segnalato che «in Basilicata l’82,2% di bambini e adolescenti tra i sei e i 17 anni utilizza internet tutti i giorni e lo fa soprattutto attraverso lo smartphone (superiore alla media nazionale, che è del 73%). In Italia il 65,9% usa lo smartphone tutti i giorni, in Basilicata la percentuale sale al 76,6%». Per quanto riguarda «la connettività, le famiglie con accesso alla banda ultra larga a fine 2022 erano il 52% (dato significativamente aumentato rispetto al 2016, quando erano appena l’8%), con differenze territoriali importanti. La rete ultraveloce con fibra fino all’abitazione raggiunge il 43% nella provincia di Matera e il 34,5% nella provincia di Potenza. Le famiglie ultraconnesse con fibra Ftth (fino all’abitazione) rappresentano l’11% nella provincia di Matera e il 4% nella provincia di Potenza».

L’Atlante di Save the Children mette anche in evidenza che "in Basilicata le ragazze e i ragazzi di undici, 13 e 15 anni che mostrano un uso problematico dei social media sono il 14%, di poco superiore alla media nazionale, che è del 13,5%. Sono soprattutto le ragazze a soffrirne e l’età più critica è quella dei 13 anni: tra le principali motivazioni dell’uso intensivo dei social media c'è quello di scappare da sentimenti negativi. Per quanto riguarda, invece, i videogiochi, in Basilicata il 23% dei giovani di undici, 13 e 15 anni ne fa un uso problematico (la media nazionale è del 24%): qui sono però i ragazzi ad essere più esposti e l’età di maggiore esposizione, in questo caso, si abbassa a undici anni» . Con il 60,2% di chi non legge, la Basilicata è al quarto posto di una classifica negativa, dietro a Sicilia (69,5%), Calabria (64,5%) e Campania (62,5%).
In Italia è in crescita il numero di ragazze e ragazzi obesi o in sovrappeso, soprattutto al Sud, dove è maggiore anche la percentuale di 6-17enni che usano il cellulare tutti i giorni, e in Basilicata la quota di ragazzi e ragazze in sovrappeso o obesi è del 25%, sopra la media nazionale (22,6%). La Basilicata, invece, con solo il 5,3% di chi lascia la scuola prima del diploma, rappresenta un’eccezione nel Meridione italiano.

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