L'intervista
Chiarello: «La sinistra vada oltre il governismo con una visione di trasformazione delle città»
Il sociologo: «Con Emiliano rinsecchita l’innovazione di Vendola. Decaro? Poca visione di futuro»
Professor Franco Chiarello, sociologo dell’Università di Bari, in giornate di estate torrida le chiedo come se la passa “la primavera pugliese”, stagione nata dal civismo e da Franco Cassano che ha portato il centrosinistra a vincere nella regione negli ultimi vent’anni?
«I movimenti di cittadinanza attiva adesso sono molto più deboli e molecolari rispetto al 2003. Spesso in questa galassia ci sono pseudo movimenti che in realtà rispondono a portatori di interessi che hanno poco di cittadinanza attiva».
Cosa è cambiato?
«La critica ai partiti era molto più vivace, c’era una delusione che toccava i nervi di tante persone che facevano riferimento alla sinistra».
Ora?
«C’è assuefazione e rassegnazione. Il fenomeno del non voto allora era molto più limitato, mentre adesso in tanti si rifugiano nell’astensionismo. “Città plurale” era una parte che interagiva con altri soggetti molto attivi. Ora se guardiamo alla “Giusta causa", è sì una parte, ma più piccola che fa riferimento ad un insieme molto più disincantato»...
CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION