Puglia
«Aveva già saldato i debiti», la Corte d’Appello annulla la decadenza di Stea da consigliere regionale
Accolto il ricorso, annullata l'ordinanza di ottobre 2022 che avrebbe comportato il subentro di Marianna Legista, prima dei non eletti della lista dei Popolari
Il consigliere e assessore regionale Gianni Stea aveva saldato tutti i debiti tributari con la procedura di esdebitazione, e comunque aveva anche ri-pagato i bolli scaduti nei dieci giorni dalla notifica della diffida da parte di Marianna Legista, prima dei non eletti della lista dei Popolari.
È su questa base che la Corte d’appello di Bari ha accolto il ricorso di Stea (avvocato Felice Eugenio Lorusso), annullando l’ordinanza con cui a ottobre 2022 il Tribunale aveva dichiarato la decadenza di Stea dalla carica di consigliere che avrebbe comportato il subentro della Legista.
Per i giudici (presidente Mitola, relatore Labianca, a latere Piliego), i debiti non risultavano saldati solo per un difetto di allineamento degli archivi informatici che alla data della verifica non erano stati aggiornati.