il caso

Bari, l'indagine: «Archiviare Sannicandro e Campanelli. Anche Guadagnolo smentì le pressioni»

Massimiliano Scagliarini

Udienza davanti al gip dopo la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura di Bari per il dg Asset e l’avvocato

BARI - Non ci sono elementi che permettano di confermare le accuse nei confronti del direttore generale dell’Asset, Elio Sannicandro, e dell’avvocato Salvatore Campanelli, per i quali la Procura di Bari aveva chiesto l’archiviazione del fascicolo nato dalle denunce di Francesco Trisolini e Rossella Latorre, collaboratori di una società di ingegneria di Noci secondo cui Campanelli e Sannicandro avrebbero chiesto loro di ritirare una denuncia in cambio di «benevolenza» su alcuni appalti. L’udienza davanti al gip Rosanna De Cristofaro, dopo l’opposizione presentata dai due denuncianti, ha fatto emergere l’esistenza di un altro fascicolo parallelo (e già archiviato): quello nato a seguito di una informativa della Finanza sul’ingegnere Manlio Guadagnolo (commissario della Zes adriatica), che nel gennaio 2019 sarebbe stato avvicinato da Campanelli con una offerta di appalti in cambio di voti per le successive elezioni comunali di Bari.

CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION

Privacy Policy Cookie Policy