Il caso

Influenza e Covid: i farmaci iniziano a scarseggiare, mancano antibiotici ma anche pasticche per la gola

Flavio Campanella

Federfarma Bari: principi attivi irreperibili. L’ombra della speculazione

Il banco (dei farmaci) piange. La Federfarma parla di «tempesta perfetta», una locuzione forse abusata, ma calzante per inquadrare il fenomeno della carenza di medicinali, ormai diffuso da molte settimane. I baresi se ne saranno accorti: scarseggiano (perché arrivano a intermittenza o mancano proprio) alcuni antibiotici, antinfiammatori, antidiabetici e anche fluidificanti o sedativi della tosse (e pure pasticche per il mal di gola, a dirla tutta). In alcuni casi, servono per curare il Covid, che al momento è contrastato efficacemente grazie al vaccino e a principi attivi come l’ibuprofene (per fortuna ci sono alternative all’introvabile Brufen 600, ad esempio), mentre per i casi più gravi ci sono antivirali e monoclonali a bizzeffe, con sullo sfondo addirittura il rischio di tenerseli sul groppone perché scaduti). Altri prodotti sono indicati per difendersi dai batteri (l’Augmentin è ricercato numero uno)...

CONTINUA A LEGGERE SULL'EDIZIONE CARTACEA O SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION

Privacy Policy Cookie Policy