Tammaro, a lezione di leadership dall'ex comandante della Pan

Si definisce un sognatore. In realtà è un leader. La carriera di pilota fino al comando delle Frecce Tricolori, poi il passaggio alla Ferrari fino a raggiungere il vertice della casa di Maranello, infine la nuova professione. Consulenze di strategia aziendale al fianco delle imprese per difenderle dalle nuove minacce della globalizzazione. Massimo Tammaro dà lezioni di leadership: "La diversità è un valore. E un capo deve saper cogliere tutto questo. Compresi i contributi di pensiero dei propri collaboratori. La diversità è un vantaggio competitivo". Quando era nell'Aeronautica militare passò alla storia perché disse no a Gheddafi il quale, durante l'esibizione della Pan in Libia, non voleva che usassero i fumogeni bianco, rossi e verdi per realizzare nel cielo il tricolore. E tricolore fu.

Così Tammaro racconta la sua straordinaria esperienza umana vissuta nella gestione di un team per stimolare il cambiamento nelle aziende. Lo ha fatto anche a Gioia del Colle, la casa del 36° Stormo, approfittando di un connubio d'eccezione, da un lato l'Arma azzurra, dall'altro la Mermec azienda leader nell'innovazione tecnologica, alla presenza, tra gli altri, del colonnello Emanuele Spigolon e l'imprenditore Vito Pertosa.

Eccellenza, integrità, solidarietà e umiltà sono le quattro parole magiche - secondo Tammaro - che costituiscono il successo di qualsiasi business, con o senza le stellette. Il relatore ha spiegato come gestire il peso delle responsabilità, l'importanza del dialogo, il pericolo dell'autoreferenzialità, il valore dell'ascolto: "Se non ascolti le persone perché non ti fidi, allora hai sbagliato a selezionarli; se, al contrario, non li interpelli in quanto vuoi avere sempre ragione, allora rischi di avere solo "yes men" che di certo non giovano all’organizzazione”. Una lezione di leadership ma anche una lezione di vita.