Sindacati
Stefano Frontini nuovo segretario generale Uil Puglia, prende il posto del dimissionario Ricci. Bombardieri: «Sull'Ilva serve chiarezza»
Eletto all’unanimità annuncia una linea di confronto con la Regione e priorità su salari, sicurezza e nuovo modello industriale
Stefano Frontini è il nuovo segretario generale della Uil Puglia. L’elezione all’unanimità è avvenuta oggi alla presenza del segretario generale Pierpaolo Bombardieri nel corso del consiglio confederale regionale del sindacato a Bari, dopo l’annuncio delle dimissioni da parte del suo predecessore, Gianni Ricci. Erano presenti, fra gli altri, anche il segretario organizzativo Emanuele Ronzoni, e il tesoriere nazionale Benedetto Attili.
«Accetto il ruolo con grande senso di responsabilità - ha detto Frontini - cosciente del grave momento di difficoltà socio-economica che la nostra regione sta attraversando e altrettanto consapevole del ruolo del sindacato in questa fase storica». «Siamo chiamati innanzitutto a mettere in campo tutte le azioni disponibili - ha aggiunto - in sinergia con le categorie della Uil, per riportare al centro dell’agenda politica temi che, anche a livello territoriale, non sono stati affrontati con la necessaria determinazione ed efficacia: salari, sicurezza nei luoghi di lavoro, programmazione di un nuovo modello industriale sostenibile e integrato, welfare e sanità più efficienti e in grado di valorizzare il ruolo dei lavoratori del settore andando incontro alle necessità delle comunità locali».
Per Frontini, «il primo passo sarà quello di instaurare un rapporto schietto e strutturato sul confronto costante con le istituzioni a cominciare dalla Regione Puglia, augurandoci che esista da parte della nuova amministrazione regionale la reale volontà politica di cambiare marcia rispetto al passato».
BOMBARDIERI, NON POSSIAMO CONTINUARE A DIRE CHE L'ILVA RINASCERA'
La questione della ex Ilva di Taranto "andrebbe affrontata con chiarezza e sincerità, non possiamo continuare a dire che l’Ilva rinascerà». Lo ha detto a Bari il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, a margine del consiglio della Uil Puglia.
«Bisogna avere il coraggio di dire che le azioni del ministro stanno portando l’Ilva alla chiusura - ha ribadito -. L’Ilva è sostanzialmente chiusa. Quindi o il governo e il ministro decidono di intervenire per far passare questo periodo di crisi, oppure bisogna avere il coraggio di dire che l’Ilva si chiude e bisogna incominciare a pensare a come lavorare per dare al territorio e a più di 10mila lavoratori risposte per il futuro».
«A noi sembra è che l’Ilva stia chiudendo e questo ha una firma ben precisa, che è quella del ministro Urso». Lo ha detto a Bari il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, a margine del consiglio della Uil Puglia. A proposito della proposta del neo governatore Pugliese, Antonio Decaro, di decarbonizzare il siderurgico a spese dello Stato per poi cedere le quote, Bombardieri ha risposto che "consiglierei prima di studiare i dossier a tutti, decarbonizzare significa che avremo duemila lavoratori fra quattro anni. Abbiamo un altro problema, che è quello di salvaguardare l’occupazione e di tutelare il territorio».
«Decaro - ha aggiunto Bombardieri - non so se abbia voce in capitolo, credo che sia una scelta del governo. Vorrei però che si evitasse che sulla questione Ilva si ricominciasse con quello a cui abbiamo assistito per tanti anni, cioè che il presidente della Regione dice una cosa, il sindaco ne dice un’altra e nel frattempo chi paga sono i lavoratori». "La politica tutta - ha concluso - deve assumersi la responsabilità di dire se l’Ilva chiude, perché ci sembra che l'Ilva stia chiudendo. Se poi Decaro ha altre soluzioni le portasse, ma soprattutto se ha i soldi».