Il caso
«Aqp, gli avvocati provarono a far saltare le indagini»
La truffa con le sentenze false: «Petruzzelli ci offrì soldi per insabbiare tutto»
Quando sono stati scoperti, dopo che un pagamento truccato da 9mila euro era finito sul conto di una donna con debiti verso l’Agenzia delle Entrate, gli avvocati accusati di aver truffato Acquedotto Pugliese non hanno solo provato a cancellare le loro tracce. Ma dopo la denuncia di Aqp e l’apertura del fascicolo affidato alla pm Chiara Giordano, alcuni degli indagati avrebbero anche tentato di inquinare le indagini e di corrompere chi li aveva scoperti.
È quanto emerge dal fascicolo depositato dopo che la Procura ha fatto notificare l’avviso di conclusione indagini nei confronti di 20 persone, accusate - a vario titolo e secondo le rispettive responsabilità - di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata, al falso e - in un caso - anche di accesso abusivo a sistema informatico: in 39 casi, attraverso false sentenze di risarcimento danni nei confronti di Aqp, gli indagati sarebbero riusciti ad appropriarsi di circa 400mila euro...
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