Il caso

Minacce e intimidazioni social contro il meloniano Damascelli

Loredana Schiraldi

L’esponente di FdI, candidato alle regionali: valuto con i miei legali di sporgere denuncia

«Vi impiccheremo tutti», «porci fascisti», «ladroni», «topi di fogna», «idioti» da far «morire letteralmente di fame». Sono questi solo alcuni dei commenti vergognosi apparsi nei giorni scorsi sulla pagina del social Facebook dell’esponente di Fratelli d’Italia e consigliere comunale bitontino, Domenico Damascelli.

Si tratta di minacce, insulti e attacchi gratuiti «pubblicati da chi crede che l’intimidazione possa sostituire il dialogo», secondo il politico, pronto a correre alle prossime elezioni regionali per tornare a sedere in consiglio in via Gentile sotto le insegne della Fiamma, dopo l’esperienza da rappresentante di Forza Italia vissuta dal 2015 al 2020.

«Un mix ignobile di violenza, odio e vigliaccheria» quello di cui è stato bersaglio e che ha voluto condannare pubblicamente sugli stessi social network, mostrando gli screen dei commenti censurati.

A scatenare gli odiatori da tastiera, sarebbe stato il video dell’inaugurazione della nuova sede del partito della premier Giorgia Meloni nella città dell’olio. «Non solo un luogo fisico – come sottolineato nello stesso post da Damascelli -, ma un presidio di valori, un punto di riferimento per chi vuole partecipare, ascoltare e proporre».

«Il confronto, anche aspro, è sempre positivo. Lo scambio di idee è un’opportunità di crescita. Ma i commenti che ho letto non hanno nulla a che vedere con la politica e con la critica», sostiene il meloniano, determinato a non farsi «zittire dall’odio». «Non mi fermerete, sappiatelo. Non arretrerò di un passo, perché so di essere dalla parte giusta: quella del rispetto, dell’impegno e delle idee portate avanti a viso aperto» promette.

«A chi usa l’insulto invece dell’argomento, rispondo con le mie idee e la mia visione. A chi prova a intimidire, rispondo con la mia determinazione» il messaggio rivolto direttamente agli autori degli ignobili commenti. Qualcuno celato dietro un account fake, molti altri invece riconducibili a persone reali, residenti in comuni non molto distanti da Bitonto.

«Sottoporrò tutto all’attenzione delle autorità e valuterò se sporgere querela»: questa l’intenzione di Damascelli.

Ma la denuncia formale non basta. Per il candidato al consiglio regionale, è necessario anche un intervento deciso per metter fine al clima d’odio intorno alle figure politiche e istituzionali e inaugurare una stagione fondata sul rispetto reciproco. «Non possiamo aspettare che dalle parole si arrivi ai fatti» conclude. «Chi crede ancora nel confronto civile non resti in silenzio – il suo appello -: l’odio si combatte insieme, con coraggio e dignità».

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