Trasporti via mare

Diritti portuali, rincaro delle tariffe: aumenti tra i 20 e i 40 centesimi su Bari e Brindisi

Andrea Pezzuto

Leone: più servizi e infrastrutture. Vi è la necessità di «elevare ulteriormente i livelli di sicurezza nei porti, con particolare attenzione al miglioramento delle condizioni e degli ambienti di lavoro legati al traffico ro-pax, ro-ro e crocieristico»

BRINDISI - Aumentano i diritti d’imbarco portuali. Il Comitato di gestione portuale ieri ha votato gli incrementi delle tariffe, che cresceranno di 40 centesimi su Bari e Brindisi per i passeggeri dei traghetti, di 30 centesimi a Bari e di 40 centesimi a Brindisi per i crocieristi, di 30 centesimi a Bari e di 20 centesimi a Brindisi per i veicoli.

«Si tratta - spiegano dall’Authority - di una misura resa necessaria da una serie di fattori concomitanti che hanno determinato un saldo negativo di 2,5 milioni di euro annui tra: i costi di gestione dei servizi connessi ai traffici delle crociere, dei ro-pax e ro-ro e le relative entrate; l’aumento dei costi connessi all’erogazione dei servizi; l’attivazione di nuove attività a disposizione dell’utenza portuale finalizzate a incrementare l’appeal e la funzionalità degli scali».

Vi è la necessità di «elevare ulteriormente i livelli di sicurezza nei porti, con particolare attenzione al miglioramento delle condizioni e degli ambienti di lavoro legati al traffico ro-pax, ro-ro e crocieristico».

Nel corso della conferenza stampa tenutasi a margine della seduta del Comitato di gestione, il commissario straordinario dell’ente, Vincenzo Leone, ha spiegato che l’aumento delle tariffe è stato «approvato quasi all’unanimità: il nuovo piano tariffario serve a garantire il livello dei servizi e a migliorarlo ancora. D’altronde, le tariffe erano ferme al 2019; altrove gli aumenti sono stati maggiori».

L’altro punto all’ordine del giorno del Comitato ha riguardato la proroga per un altro anno della concessione della banchina dove Enel movimentava il carbone destinato alla centrale di Brindisi. Il commissario si è detto soddisfatto dell’atteggiamento «proattivo e maturo» del colosso energetico, che ha definito il cronoprogramma per il decommissioning della banchina. «Abbiamo previsto canoni premiali per Enel - ha detto Leone - qualora dovesse essere puntuale nell’attuazione del programma di smantellamento delle strutture in banchina. Abbiamo bisogno di quella banchina, è una delle più importanti del porto». I tecnici dell’ente portuale prevedono che per l’autunno del 2025 possa essere pubblicata la gara per la concessione di una prima porzione dell’area demaniale. Lo smantellamento completo delle strutture, con la liberazione della banchina, dovrebbe concludersi tra il 2026 e il 2027.

Novità positive giungono anche dall’interlocuzione con Msc per la concessione di spazi a Bari e Brindisi dove fornire servizi ai crocieristi. «Contiamo di chiudere la pratica - ha rivelato Leone - entro l’inizio del 2025: sono previsti impegni importanti per Bari e Brindisi, anche in termini di infrastrutturazione». A tal proposito, rispetto ai dubbi che Msc possa ottenere la concessione nel porto di Brindisi senza assumere l’impegno di realizzare un terminal, i vertici dell’Authority hanno chiarito che «i tempi della concessione saranno parametrati agli impegni assunti. Nella concessione decennale, resa necessaria dal fatto che i lavori per gli accosti di Sant’Apollinare non sono ancora partiti, è previsto l’obbligo di presentazione del progetto del nuovo terminal. Una volta che saranno realizzati gli accosti e che inizieranno i lavori del terminal, allora si potrà discutere dell’estensione della concessione. È chiaro che Msc chieda garanzie prima di investire».

Nel corso della conferenza stampa è stato toccato anche il tema della pianificazione portuale. Il numero uno dell’ente ha garantito che «entro gennaio sarà approvato il nuovo Piano regolatore portuale di Brindisi, che significa predisporre aree per la cantieristica, migliorare la situazione di Versalis, progettare con il Comune lo sviluppo dei seni di Ponente e di Levante». Riguardo il porto di Bari, invece, Leone ha preannunciato che è pronto il provvedimento per avviare l’iter per la redazione del Prp e costituire l’Ufficio del Piano. E sempre per Bari, il commissario ha confermato che il nuovo terminal passeggeri sarà pronto il prossimo anno.

Infine, all’orizzonte si profila un derby tra Bari e Brindisi anche sul fronte del bunkeraggio delle navi tramite gnl. Se Edison attende la sentenza del Consiglio di Stato sul deposito che vorrebbe realizzare nel porto di Brindisi (ieri c’è stata l’udienza finale), a Bari si sarebbe fatta avanti Axpo per effettuare il rifornimento delle navi a gnl. Secondo Leone, i due investimenti «sono complementari», oltre che necessari dato che che «la metà delle nuove navi utilizzerà gnl». Il commissario ha sottolineato che rispetto all’investimento di Edison, i profili di «sicurezza e rispetto dell’ambiente sono stati valutati con grande serietà e attenzione». E poi, «l’attrattività di un porto sarà inevitabilmente ancorata alla possibilità di offrire servizi di bunkeraggio».

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