Le dichiarazioni
«La manovra Meloni penalizza il welfare del Mezzogiorno», l'affondo di Capone (PD)
«Pochi fondi agli atenei. E i giovani emigrano. Ci saremmo aspettati una legge di Bilancio in cui si tentava almeno minimamente di fornire gli strumenti alle Regioni»
«Bocciamo questa finanziaria da ogni punto di vista. Siamo davanti ad una manovra non solo inadeguata, ma che aumenterà le disuguaglianze tra Nord e Sud, dove lo Stato fa un passo indietro anche sugli investimenti»: Loredana Capone, presidente del Consiglio regionale pugliese e vicepresidente nazionale del Pd, ieri ha presieduto la direzione del partito nella sala Sassoli del Nazareno. Alla Gazzetta ha illustrato le ragioni della sua profonda contrarietà al provvedimento del governo Meloni.
Presidente Capone, cosa c’è per il Sud nella Manovra?
«Ci saremmo aspettati una legge di Bilancio in cui si tentava almeno minimamente di fornire gli strumenti alle Regioni, soprattutto del Mezzogiorno, per affrontare l’autonomia differenziata, voluta dalla Lega e ora grande imbarazzo per i governatori del Sud di centrodestra».
Invece?
«Non c’è nulla. Nessuna risorsa per i Lep, né per colmare i divari tra il Nord e Sud e stabilire un minimo di equità. Non è semplice dimenticanza: così si rischia di svuotare completamente il Mezzogiorno...
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