Politica

Meloni gela Emiliano e Decaro: «No» definitivo al terzo mandato

Massimiliano Scagliarini

E Calderoli manda un segnale alla Regione: «Mantenga gli impegni sulla legge elettorale»

BARI - L’ipotesi del terzo mandato per Città metropolitane e Regioni non incontra il favore di Fratelli d’Italia e nemmeno quello di Forza Italia. La scelta del governo - che impatta non poco sui destini dei due big del centrosinistra pugliese, Michele Emiliano e Antonio Decaro - sembra essere definitiva: «sì» per i piccoli Comuni, «no» per tutti gli altri.

La questione è dunque ormai archiviata, almeno a sentire gli entourage del sindaco uscente di Bari e del governatore della Puglia. E del resto un primo segnale è arrivato venerdì, per quanto relegato alle cronache locali campane, da un colonnello azzurro molto vicino alla premier come Maurizio Gasparri: «Come centrodestra - ha fatto sapere da Napoli il vicepresidente del Senato - escludiamo terzi mandati per le Regioni e per le grandi città. Si sta discutendo di non porre limiti al numero dei mandati per i piccoli Comuni al di sotto dei 5mila abitanti, perché a volte è faticoso trovare un sindaco per paesi di 200 o 300 abitanti, con compensi che in alcuni casi sono irrisori. Siamo favorevoli ad abolire dei limiti sotto i 5mila abitanti, stiamo riflettendo sull’eventualità di un terzo mandato al di sotto dei 15mila o dei 10mila abitanti, ma escludiamo totalmente i tri mandati al di sopra dei 15mila abitanti, anche per le Regioni».

Più o meno contemporaneamente lo stesso messaggio è rimbalzato in Puglia attraverso il telefono senza fili, ovvero il governatore emiliano Bonaccini che tiene i contatti con lo stato maggiore della Meloni (il sottosegretario Fazzolari). Le aperture degli scorsi mesi...

LEGGI IL RESTO DELL'ARTICOLO SULLA NOSTRA DIGITAL EDITION E SUL CARTACEO

Privacy Policy Cookie Policy