Politica
Ipoteca M5S su Foggia, Episcopo senza primarie
Verso un laboratorio municipale contiano. Ma Con e Pd sono per i gazebo
Dopo Brindisi, Foggia e chissà anche la Regione Puglia: nonostante le scaramucce locali, nel capoluogo dauno il M5S conta di imporre al centrosinistra il proprio candidato sindaco. Il movimento di Giuseppe Conte, che alle politiche ha vinto anche l’uninominale della Camera con Marco Pellegrini (ha sconfitto Eugenia Roccella, poi nominata ministro), punta sulla candidatura di Maria Aida Episcopo, dirigente apicale dell’ufficio scolastico provinciale. E alla coalizione dei pugliesi - l’alleanza che guida a Puglia con il presidente Michele Emiliano - propone questa opzione - illustrata da una intervista dell’eurodeputatogrillino Mario Furore (oggi in Cronaca di Foggia) - senza passare dalle primarie, considerate però quasi un totem da buona parte del mondo della sinistra.
Sulla Episcopo (già in giunta con il sindaco Mongelli una decina di anni fa) si registra l’endorsement di parte del mondo socialista - anche su queste colonne con Alberto Tedesco e Onofrio Introna - ma il Pd non molla e pur professando la necessità di correre uniti, tiene sul tavolo le ipotesi dell’imprenditore Marcello Salvatori e il metodo delle primarie per dirimere eventuali controversie. La lista Con, qui rappresentata da Rosario Cusmai, guarderebbe con favore ad Antonio Montanino o in alternativa al supporto alla proposta legalitaria rappresentata dal civismo di Giuseppe Mainiero, e non escluderebbe i gazebo. Sullo sfondo c’è anche l’eventuale riproposizione del candidato sconfitto dall’ex forzista Franco Landella nelle precedenti comunali, Pippo Cavaliere.
il voto di settembre 2022 Nelle politiche del 2022, il M5S ha raccolto il 45,5% in città, con ben 27.947 voti e ha rieletto il deputato Pellegrini, mentre il Pd si è fermato al 13,1%, con 8.015 preferenze. Di fatto è questo il rapporto di forza tra i progressisti nella città dauna, che punta a diventare il laboratorio pugliese del contismo municipale (nella regione governa solo piccole comunità come Noicattaro o Ginosa), con una candidatura, quella della Episcopo, in grado di aggregare anche pezzi del civismo. Nelle prossime ore il quadro si definirà meglio, e non è da escludere un intervento del governatore Michele Emiliano per dirimere posizioni apparentemente inconciliabili. Sullo sfondo resta la tentazione del M5S di “investire” sulla Puglia trasformandola in una roccaforte non solo alle politiche ma anche nelle amministrative.
fronte conservatore Il centrodestra, intanto, prosegue le consultazioni interne per arrivare ad una proposta unitaria su Foggia da far pervenire a Roma: il nome più gettonato è quello della senatrice meloniana Anna Maria Fallucchi, proposta nel tavolo barese di lunedì scorso dal consigliere regionale Giannicola De Leonardis, mentre ha meno appeal l’ipotesi di Leo Di Gioia (ex assessore regionale) e del leghista Vigiano. L’asso nella manica dei conservatori, però, potrebbe essere l’imprenditore Fabio Porreca, già presidente della Camera di commercio (marito della Fallucchi), e i leader considerano anche il forte radicamento del centrodestra nella città come un dato storico acquisito.
Nelle prossime 24-48 ore i partiti dell’alleanza conservatrice - Fi, Fdi e Lega - scioglieranno la riserva, con una indicazione forte che non potrà non essere recepita dal tavolo nazionale.