Escalation di casi

Violenze contro medici, presidente Anelli dice basta: «In campo l'esercito». Cassazione: «Risarcimento per le vittime»

Marco Seclì

Da un lato aumentare la sicurezza negli ospedali e nelle guardie mediche, dall’altro con una campagna di comunicazione per far capire ai cittadini le condizioni in cui lavorano i medici

BARI - La misura è colma, i palliativi non bastano più. Il presidente nazionale dell’Ordine dei medici teme che l’escalation non si fermi e possa sfociare in conseguenze ancora più drammatiche. Per scongiurarle, Filippo Anelli invoca interventi decisi, soluzioni forti: «Se le forze dell’ordine non sono in numero sufficiente a garantire la sicurezza degli operatori sanitari, si impieghi l’esercito. Non si tratta di militarizzare la sanità, ma di rispondere a un’emergenza che sta sfuggendo di mano».

Il numero uno della Fnomceo, che è anche presidente dell’Ordine di Bari, non ha dimenticato le tragedie costate la vita a due medici pugliesi: la dottoressa Maria Monteduro, trucidata nella guardia medica di Gagliano del Capo nell’aprile del 1999, e la psichiatra Maria Labriola, uccisa a Bari da un ex paziente nel settembre del 2013...

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