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A Potenza la Caritas lancia l’allarme: «In netto aumento la povertà delle famiglie»

Antonella Inciso

Nelle feste è aumentata la richiesta rispetto all’anno scorso, con nuove famiglie accolte

“Alle Istituzioni chiediamo una attenzione maggiore per le persone fragile perché ormai c’è anche chi lavora e non riesce ad arrivare a fine mese. Dobbiamo cambiare lo sguardo con cui approcciamo la realtà. Bisognerà mettere in campo misure straordinarie di sostegno, ma quello che importante è avere una programmazione che consenta a questa terra di non impoverirsi ulteriormente”. Marina Buoncristiano, direttrice della Caritas di Potenza, Muro Lucano e Marsiconuovo è netta nel suo appello alle Istituzioni perché ci sia una maggiore attenzione ai più fragili.

I giorni delle festività appena trascorsi hanno confermato come nel Potentino la povertà sia in crescita. “È aumentata la richiesta rispetto all’anno scorso, con nuove famiglie che abbiamo preso in carico” spiega Buoncristiano e la Caritas che “come tutti gli anni” ha provveduto a dare tutto il necessario per festeggiare il Natale ad ognuno rispetto alle proprie necessità sia con pacchi alimentari, sia con l’emporio sia con la bottega, in modo che le persone mettono nel carrello quello che serve per le feste”.

Un sostegno concreto che per le festività si è concretizzato anche nel donare panettoni, giocattoli e regali che sono stati offerti da altre associazioni. L’obiettivo, però, non è solo l’aiuto concreto ma creare “una rete virtuosa” che consenta di combattere la solitudine, quella povertà di contatti e di incontri che colpisce soprattutto gli anziani.

“Tutti gli anziani soli che aiutiamo abbiamo provato a metterli in relazione con le famiglie dei nostri volontari – spiega la direttrice Buoncristiano - Stiamo provando a creare una rete virtuosa, stiamo provando a creare una grande famiglia. Questo è stato il senso dello scambio degli auguri che abbiamo fatto ed a cui invitiamo non solo i beneficiari dei nostri servizi ma tutti i volontari delle Caritas, le Istituzioni, gli enti con cui collaboriamo. E’ il momento in cui non esiste il beneficiario ma la festa di Natale. E’ bello vedersi tutti insieme ed uscire tutti dal nostro centro, questo consente di sentirci famiglia, tanto che alcune famiglie beneficiare hanno ospitato una persona sola sia essa anziana o giovane”.

Insomma, una rete di famiglie che punta ad allargarsi sempre più. Una idea che, però, si accompagna anche alla necessità di avere un maggiore sostegno da parte delle Istituzioni, in un momento storico come quello attuale. “Se non si interviene con uno sguardo ed una visione a lunga scadenza non ne usciamo perché non basta rispondere ad una emergenza ma è necessario programmare perché le criticità vengano superate” conclude Marina Buoncristiano ricordando i “notevoli gap infrastrutturali che non facilitano l’impresa, il problema delle aree interne e quello dello spopolamento”.

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