il caso

Palazzo San Gervasio, infermiera aggredita nel Cpr durante intervento per tentato suicidio

La donna è stata minacciata e colpita fisicamente da alcuni ospiti che impugnavano un oggetto tagliente

L’aggressione di un’infermiera del 118, avvenuta all’interno del Centro di Permanenza per i Rimpatri di Palazzo San Gervasio (Potenza), è stata denunciata dal segretario aziendale dell’Uil Fpl dell’Asp di Potenza, Domenico Pace.

Stando al racconto, il 118 di Genzano di Lucania era intervenuto nella struttura dopo la segnalazione del tentato suicidio di uno degli ospiti. «All’arrivo, l’infermiera si è trovata in una situazione altamente critica e poco controllata - ha raccontato Pace - e durante il soccorso, è stata oggetto di gravi minacce verbali e intimidazioni fisiche da parte di alcuni ospiti del centro, che impugnavano un oggetto tagliente presumibilmente utilizzato per compiere atti di autolesionismo».

L’intervento delle Forze dell’Ordine ha evitato conseguenze peggiori, ma ha sottolineato ancora Pace «segnalo, con forte preoccupazione, l’assenza del medico all’interno della struttura nel momento dell’intervento, elemento che avrebbe potuto contribuire in modo significativo alla gestione di un evento con evidenti risvolti psichiatrici».
Il sindacato ha chiesto «con urgenza maggiori garanzie di sicurezza per chi opera quotidianamente in contesti ad alto rischio come i Cpr».

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