l'operazione
Palazzo San Gervasio, confiscati beni per 600mila euro
Si trattava di beni acquistati con proventi illeciti da una persona, nel frattempo morta, riconducibile «a un’associazione criminale avente caratteristiche mafiose»
POTENZA - In provincia di Potenza la Polizia ha eseguito una confisca di beni per un valore di 600mila euro acquistati con proventi illeciti da una persona, nel frattempo morta, riconducibile «a un’associazione criminale avente caratteristiche mafiose che ha operato nella zona di Palazzo San Gervasio». Lo ha reso noto la Questura potentina.
Nel comunicato è specificato che «i beni sequestrati su disposizione del Tribunale di Potenza (sezione misure di prevenzione), consistono in un terreno agricolo e in uno edificabile, in sei appartamenti e in una una villetta a due piani siti nel Vulture-Melfese».
La Divisione Anticrimine «nel corso di tre anni di attività - è scritto nella nota - ha monitorato un ingente flusso finanziario che permetteva alla persona colpita dal provvedimento, ormai deceduta, l’acquisto di numerose proprietà sia sul territorio nazionale che all’estero, nonché quote societarie di imprese e veicoli che venivano intestate ai suoi eredi. I beni posseduti derivano da reimpiego dei flussi finanziari delle attività illecite quali usura e riciclaggio poste in essere dall’associazione criminale». L’individuazione del patrimonio illecito «è scaturita dall’indagine sulla sproporzione fra redditi dichiarati e patrimonio immobiliare intestato, nonché dagli accertamenti esperiti sui flussi finanziari».