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Melfi, per l'indotto Stellantis i sindacati puntano all’internalizzazione di 56 dipendenti
«Incontro importante ma non definitivo. Nei prossimi giorni ci saranno ulteriori approfondimenti come richiesto da noi ed una determinazione dell’Ispettorato del lavoro»
MELFI - “È stato un incontro importante ma non definitivo. Nei prossimi giorni ci saranno ulteriori approfondimenti come richiesto da noi ed in quell’occasione ci aspettiamo una determinazione dell’Ispettorato del lavoro. Siamo fiduciosi che le soluzioni possano andare nella direzione da noi auspicata”. È Pasquale Capocasale, segretario generale della Fismic lucana a ribadire la necessità di una soluzione per gli addetti della FdM, l’azienda della logistica dell’indotto di San Nicola di Melfi da tempo in cassa integrazione. La partita sul futuro di questi lavoratori si gioca all’Ispettorato del Lavoro dove, ieri, c’è stata una nuova riunione. Obiettivo: arrivare all’internalizzazione degli addetti nello stabilimento Stellantis di San Nicola.
Una possibilità importante (al tavolo, infatti, non ci sono solo i sindacati, i lavoratori ed i loro legali ma anche Stellantis ed i suoi avvocati) che non solo potrebbe rappresentare un precedente nello schema dell’automotive ma diventerebbe anche l’ancora di salvezza per gli addetti considerato che il 31 dicembre prossimo scadranno gli ammortizzatori sociali. “All’azienda chiediamo ulteriori approfondimenti e riteniamo che questi lavoratori non possano essere trattati come il resto dei lavoratori della logistica perché operavano all’interno dello stabilimento sulle linee di Stellantis” spiega il rappresentante dei metalmeccanici che ricorda come gli addetti della Fdm lavorassero all’interno della fabbrica di auto.
“Chiediamo che questi lavoratori come sempre accaduto vengano internalizzati. Stellantis dice che non si raffigura tale ipotesi in quanto non c’è la clausola sociale e c’è uno stabilimento che è in condizione di cassa integrazione e che l’internazionalizzazione delle attività è stata valutata proprio per ridurre gli ammortizzatori ed i dipendenti Stellantis “aggiunge ancora Capocasale. Insomma, il risultato dell’incontro all’Ispettorato del Lavoro resta strategico per capire il futuro degli addetti della Fdm, che a fine anno potrebbero trovarsi senza posto di lavoro e senza reddito considerato che la cassa integrazione straordinaria non potrà essere rinnovata. “In questo momento hanno gli ammortizzatori sociali che però scadono il 31 dicembre.
Cosa accadrà dopo? Al momento, c’è solo la possibilità che gli ammortizzatori vadano avanti se il tavolo nazionale dell’automotive proroga gli ammortizzatori. Ora, a bocce ferme, i lavoratori sono senza copertura. Per questo Stellantis, nell’internalizzare le produzioni ex FdM, ha il dovere di riassumere questi lavoratori, riconoscendo professionalità ed esperienza” concludono i rappresentanti dei metalmeccanici. Ci vorrà ancora tempo, però, per capire come si chiuderà questa vertenza. Nel frattempo, però, lo sguardo è su tutto l’indotto di San Nicola che aspetta, con ansia, il prossimo incontro al Ministero. “In Basilicata ci sarà una situazione difficilissima fino alla fine di quest’estate” ripetono sindacati e lavoratori, ricordando che in ballo ci sono circa 3mila posti di lavoro complessivi e sperando che il sereno torni, di nuovo, a splendere sul Vulture.