Industria
Stellantis, aziende dell’indotto senza commesse
A forte rischio il destino di 700 operai, sos alla Regione
MELFI - Aziende senza commesse impossibilitate a pagare la quota della cig di loro competenza e lavoratori alle prese con buste paga sempre più leggere. È questo uno dei paradossi che vivono imprenditori e lavoratori delle imprese dell’indotto Stellantis che si occupano di logistica. Una situazione difficile che tocca circa 700 addetti che, a causa della contrazione delle commesse dovute all’internalizzazione dei servizi da parte di Stellantis, sono nella gran parte in cassa integrazione a zero ore e non percepiscono più il 20 per cento delle spettanze oggi a carico delle aziende. La situazione denunciata dai sindacati è diventata, oggi, insostenibile tanto che i segretari di Uilm, Fismic, Uil trasporti e Fast Confsal hanno chiesto un incontro urgente alla Regione affinché dagli impegni si passi ai fatti. A cominciare dalla possibilità che la Regione si faccia carico, per le aziende in difficoltà, della quota del 20 per cento di cassa integrazione.
”Questa situazione, denunciata da gennaio 2024 e che ha visto impegni precisi, in primis dal ministro Urso e successivamente della Regione Basilicata ad oggi, come tante, risulta irrisolta – continuano i sindacati - Il “non fare” di costoro si traduce nella decurtazione ulteriore del salario dei lavoratori del 20 per cento dal mese di giugno. Inoltre, ad oggi ancora non vediamo nessuna oggettività e concretezza sulle risorse annunciate dal Governo relativamente agli ammortizzatori sociali legati all’area di crisi complessa e alla relativa proroga degli stessi. Ci chiediamo a che punto sono i bandi dell’area di crisi, che hanno visto la prima chiusura dello sportello regionale il 16 giugno 2024? Ci sono nuovi imprenditori? Ci sono nuovi investimenti? A che punto siamo?”. Interrogativi, quelli degli esponenti dei sindacati dei metalmeccanici e dei trasporti, che, al momento, restano senza risposta. Di certo, però, con la nomina della Giunta e l’insediamento del neo assessore alle Attività Produttive, Francesco Cupparo, la richiesta di un tavolo urgente sulla vicenda potrebbe avere una accelerazione e portare ad una data certa già nei prossimi giorni. Nel frattempo, però, a prendere posizione sulla vertenza Stellantis sono anche le opposizioni in Consiglio Regionale, con una interrogazione dei consiglieri del Partito democratico.
“A seguito della nomina, arrivata con circa 40 giorni di ritardo, della Giunta regionale abbiamo scelto di depositare la prima interrogazione al presidente Bardi e all’assessore Cupparo sulla situazione Stellantis e indotto – spiegano gli esponenti dem, Piero Lacorazza, Piero Marrese e Roberto Cifarelli - Migliaia di lavoratrici e lavoratori, imprenditori, la comunità regionale, in particolare quella del Vulture Melfese-Alto Bradano, attendono che la politica, il Governo regionale, finalmente, si occupi di questo rilevante tema per il futuro della Basilicata”. Un tema su cui sono puntati gli occhi non solo della politica e dei sindacati ma dell’intero comparto automotive della Basilicata.