LAvoro
Melfi, per l'indotto di Stellantis sbloccati i pagamenti
Una luce in fondo al tunnel per i 170 lavoratori della Slg logistica nell’area di Melfi
MELFI - Una prima luce in fondo al tunnel. È quella che si vede nella vertenza della SLG, l’azienda della logistica di San Nicola di Melfi, i cui lavoratori erano a rischio per le difficoltà finanziarie dell’azienda. Dopo i presidi dei giorni scorsi, infatti, è stato sbloccato ai 170 lavoratori coinvolti il pagamento dello stipendio di febbraio ed è stato convocato un tavolo – grazie alla mediazione della Prefettura di Potenza e di Confindustria Basilicata – con la Bcube, azienda subappaltatrice della SLG. Un tavolo, fissato per il prossimo 27 marzo, che secondo quanto viene evidenziato dai rappresentanti di Uilm e Fimsic, Giovanni Galgano e Massimo Coviello “consente di ricostituire il confronto con la speranza che il buon senso prevalga e si possa risolvere questa crisi occupazionale”. “Speriamo che le buone ragioni, la determinazione delle organizzazioni sindacali, delle Rsu e dei lavoratori, possano consentire di uscire da questa nuova vertenza” continuano gli esponenti sindacali.
Insomma, un passo in avanti che rappresenta un segnale positivo in una vicenda che attende ancora una soluzione definitiva, tanto che i lavoratori restano in stato di agitazione. Qualche altra risposta alle criticità dell’indotto, intanto, è attesa per oggi, dall’ufficializzazione, a Melfi, dell’Accordo di programma per l’area di crisi complessa che punta, da un lato, a salvaguardare i posti di lavoro e dall’altro al rilancio del comparto automotive in Basilicata. “Chiederemo con forza alla Regione di impegnarsi nel sottoscrivere un protocollo di intesa con dei punti strategici – spiegano i segretari di Fim Cisl, Uilm, Fimsic e Uglm -
Innanzitutto che i bandi, che partiranno il 16 aprile, contemplino al proprio interno l’obbligo delle aziende che beneficeranno dei finanziamenti di assumere dalla platea dei lavoratori fuoriusciti dal processo produttivo legato all’automotive, creando una apposita banca dati dei lavoratori attualmente in difficoltà. Inoltre, che gli ammortizzatori sociali in deroga vengano garantiti anche ai lavoratori provenienti dalla Naspi. E poi che sia esigibile in tempi brevi la norma che abbatte il 20 per cento del costo dell’ammortizzatore sociale a carico dell’azienda”. Indicazioni chiare dunque, a cui si aggiunge anche una nuova richiesta di convocazione del tavolo del distretto automotive di Melfi rivolta al ministro Urso “affinché ogni tassello vada nella direzione di quel patto della Basilicata”.