L'iniziativa

Moda, musica e cibo, a Potenza lo struscio di via Pretoria diventa passerella

Redazione Potenza

La «due giorni» promossa da Confcommercio ha richiamato tanti cittadini. Coinvolti i commercianti

POTENZA - Dal «Percorso Pretoria4.Pz», promosso a Potenza nello scorso fine settimana da Confcommercio e da un gruppo di titolari di imprese, la prova che «fashion» e «food», insieme all’arte e alla musica, salveranno il centro storico.

Per due giorni mini sfilate di dieci attività di abbigliamento, calzature, borse, gioielli in angoli storici (piazza Matteotti, piazza Mario Pagano, largo Pignatari), meno frequentati (largo Isabelli) sino a trasformare lo «struscio» di via Pretoria in passerella per modelle e modelli, hanno attirato grande partecipazione facendo tornare ad intere generazioni la voglia di rivivere il centro. «La moda e il cibo - sostiene Rosa Solimeno, delegata cittadina Confcommercio ed una del gruppo di imprendori che ha ideato l’evento - sono i valori identitari della città e per questa ragione, sono convinta, hanno riscosso un successo di gradimento che è andato anche oltre le nostre aspettative».

La gente si è lasciata trasportare dalle emozioni di vedere sfilare abiti eleganti, casual, primi capi dell’autunno-inverno in angoli del centro considerati a tutt’altra destinazione, come la passerella sotto il Municipio quasi a «dissacrare» il tempio dell’istituzione. «La moda - dice Antonio Sorrentino, referente Federmoda-Confcommercio - è un indispensabile patrimonio di identità e cultura, oltre che un fattore di forte attrazione per il nostro Paese e capace di creare nuovi posti di lavoro.  I nostri negozi rappresentano, per i consumatori, non soltanto uno spazio per l’acquisto, ma anche un  luogo di grande valenza sociale  dove l’economia s’incrocia con una voglia di normalità e di relazione». Di qui l’invito ai consumatori, dopo l’evento partecipato, a far vivere i centri di ogni comune acquistando nei negozi di prossimità dove - sottolinea Sorrentino - «cortesia, servizio e qualità sono sotto casa». In un’atmosfera del tutto originale con dj e musicisti disseminati in più punti, lo Spazio arte curato da Dino Ventura con otto artisti (Monica Abbondanza, Massimo Chianese, Vittorio Vertone Michele Barbaro, Pasquale Palese, Giulio Orioli, Giuseppe Toscan, Sante Muro) agli ingredienti-base dell’evento ha aggiunto il «bello».

La bellezza è poi esplosa nella collezione di gioielli Gino Potenza che ha aderito all'iniziativa con la convinzione che il centro storico ha bisogno di mostrarsi e farsi amare dalla città anche con l’emozione dei più preziosi brand di gioielli. Dai locali di «food e beverage» sono arrivate proposte innovative quali i taglieri di prodotti locali (a prezzo promozionale) con la riproposizione in trattoria del tipico baccalà. Per Gabriele Summa - che con la sua società si è aggiudicata la gara per la gestione dell’ex Dancing di Montereale (aprirà come caffetteria già ad ottobre) - si è trattato di un «primo esperimento del progetto di far rivivere e tenere insieme tutto il centro con un percorso unico che va da Montereale sino a Torre Guevara arricchendo l’offerta degli esercizi pubblici del centro storico di Potenza e con il nuovo ritrovo di convivialità di qualità».

Il presidente Confcommercio Angelo Lovallo guarda già al dopo. «Intanto - dice Lovallo - abbiamo dato continuità al nostro progetto di rivitalizzazione e rigenerazione urbana del centro. Un progetto che richiede principalmente un rinnovato protagonismo, primi fra tutti, dei titolari di  esercizi commerciali, con la ritrovata volontà di associarsi e fare rete. Credo che con i commenti e i giudizi positivi raccolti in questi giorni - continua - possiamo guardare con maggiore ottimismo e fiducia al futuro del centro cittadino. Sostenere le piccole medie imprese che scelgono di investire nel centro storico è, dunque, una responsabilità di tutti e trova nelle associazioni di categoria il primo alleato. Significa salvaguardare un patrimonio di identità e cultura collettiva che ora può trovare un aiuto aggiuntivo nelle risorse del Pnr».

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