Nova Siri, scatta l'allarme

Goletta Verde a Maratea: foce del Toccacielo inquinata

Giuseppe Sabia

Lanorte (Legambiente): «Verificare a monte e a valle del depuratore la qualità delle acque». Ramunno (Arpab): «Dai nostri dati tutto a norma per la balneazione»

MARATEA (POTENZA) - Uno dei campioni prelevati alla foce del canale Toccacielo, a Nova Siri, tra i cinque prelevati in Basilicata, è risultato fuori dai limiti di legge alle analisi microbiologiche effettuate da laboratori specializzati sul territorio, risultando «fortemente inquinato»: è quanto emerge dal rapporto di Goletta Verde di Legambiente, presentato ieri mattina, a Maratea, alla presenza di Daniele Stoppelli, sindaco di Maratea; Michele Lenti, Comandante Cp di Maratea; Donato Ramunno, Dg Arpab; Antonio Nicoletti, Responsabile Ufficio Aree Protette e Biodiversità di Legambiente e portavoce Goletta Verde; Antonio Lanorte, presidente Legambiente Basilicata; Giuseppe Ricciardi, presidente Legambiente Maratea.

Dopo un miglioramento nel 2022, la foce del canale Toccacielo - che sfocia in un’area adibita alla balneazione - torna a peggiorare, mentre gli altri quattro campioni prelevati dai tecnici sono risultati «entro i limiti». Si tratta, in provincia di Matera, della foce del fiume Cavone, della spiaggia a sud di Largo Italia, sul lungomare di Policoro; nel Potentino, la spiaggia della Luppa e la foce del Fiumicello, a Maratea. Secondo quanto reso noto da Goletta Verde riguardo alla depurazione delle acque, «sono undici gli agglomerati su cui insistono quasi 164 mila abitanti equivalenti, in cui si stanno svolgendo lavori (15 interventi) per uscire dall’infrazione sulla depurazione, per un importo complessivo di circa 70 milioni di euro. Questi lavori porteranno a risolvere parte delle situazioni che avevano portato ad avere 19 agglomerati in Basilicata (dati aggiornati a maggio 2020), in infrazione comunitaria. Secondo il Piano di Gestione delle Acque dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, gli scarichi urbani rappresentano una pressione significativa per il 56 per cento dei corpi idrici superficiali (fluviali, lacustri, di transizione e delle acque marino-costiere)».

«I dati sulla qualità delle acque rilevati da Goletta Verde di Legambiente alla foce del Torrente Toccacielo, nel quale sono convogliate le acque del depuratore - ha sottolineato il presidente regionale di Legambiente, Lanorte - hanno segnalato nuovamente, come in tanti anni prima del 2022, forte inquinamento, con relativo possibile impatto anche sulle acque di balneazione. Ci sembra opportuno che gli organi preposti, innanzitutto Arpab, verifichino la qualità delle acque a monte e a valle del depuratore, segnalino i tipi di inquinanti presenti lungo tutto il torrente e collaborino a superare le criticità della depurazione ma anche le problematiche derivanti da eccessiva pressione antropica e scarichi non controllati». Immediata la replica del dg Arpab, Donato Ramunno: «dai rilievi e dalle analisi che abbiamo effettuato, in modo costante e sistematico ad iniziare dal mese di aprile - dice Ramunno - non sono state riscontrate particolari criticità lungo la costa di Nova Siri. Per tale motivo si può dedurre che i dati negativi riscontrati da Goletta verde siano da associare ad un episodio occasionale, rispetto al quale l’agenzia per la protezione ambientale, in ogni caso, provvederà ad effettuare ulteriori controlli, al fine della tutela mare, ma soprattutto della sicurezza dei bagnanti. In un’ottica collaborativa e di miglioramento delle nostre azioni, ribadisco la totale disponibilità nei confronti di Legambiente per comprendere dove effettivamente i campioni vengono prelevati e se questi hanno impatto sulla balneazione di quel tratto di mare. Si ribadisce comunque con grande evidenza, che nessuno dei campioni prelevati sino a giugno da Arpab ha evidenziato superamento dei limiti imposti dalla norma che disciplinano la balneazione».

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