POTENZA - Valorizzazione della Villa Romana di Malvaccaro: dopo una gestazione piuttosto travagliata, qualcosa si muove. È stata pubblicata nei giorni scorsi sull’albo pretorio del Comune la determina di affidamento dell’incarico di sorveglianza archeologica in fase di esecuzione. Determina dove si parla di «imminente inizio del lavori». L’incarico, dopo la rinuncia di un primo professionista avvenuta nel 2020, è stato affidato a trattativa diretta, «come previsto dal nuovo codice degli appalti pubblici». Sembra, dunque, che il momento di avviare i lavori stia finalmente giungendo.
L’operazione di riqualificazione dell’importante monumento cittadino prende le mosse nel 2017, quando viene sottoscritto l’accordo di programma tra la Regione Basilicata e la città di Potenza per l’attuazione dell’Iti Sviluppo Urbano 2014-20. Una delle schede del corposo documento di programmazione riguarda proprio l’intervento denominato «Parco urbano Villa Romana», al quale viene destinata una somma di circa 200mila euro. L’obiettivo è quello di creare, intorno all’importante ritrovamento archeologico, a tutt’oggi nascosto dietro all’asfalto e al cemento dell’omonimo rione, una nuova area di aggregazione per la comunità.
Tra il dire e il fare, però, ci si sono messe di mezzo una serie di circostanze tali che ad oggi, quando siamo ormai quasi a metà del 2023, l’intervento per il parco non è ancora partito. Una di queste è stata l’apposizione sul sito del vincolo della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio. Vincolo che è stato apposto il 3 agosto del 2020. Circa un anno fa, in un articolo pubblicato il 30 giungo del 2022, si parlava del rallentamento dell’iter burocratico per l’avvio dei lavori conseguente proprio all’estensione del vincolo archeologico proprio sull’area da riqualificare. Nel frattempo, tra l’altro, è stato anche necessario nominare un nuovo responsabile della sorveglianza archeologica, dopo la rinuncia del precedente, avvenuta lo scorso marzo.
Ai primi del mese di maggio è stato compiuto un altro passo avanti verso la realizzazione del progetto, con l’affidamento dell’incarico di coordinatore per la sicurezza. Con questo nuovo tassello si compie un ulteriore passo avanti per la valorizzazione del sito scoperto nel 1973, incastonato tra via Parigi e via Copenaghen e certamente meritevole di miglior valorizzazione e pubblicizzazione.