Basilicata
Maratea, la grande frana allontana i turisti del Ponte dell’Immacolata
Prenotazioni annullate. Oggi assemblea Federalberghi: proposte per salvare il turismo sul Tirreno
MARATEA (PZ) - La «ferita» di Maratea è destinata ad incidere in negativo sul movimento turistico in provincia di Potenza per il ponte dell’8 dicembre. Al centralino del Consorzio Turistico Maratea e a quelli dei pochi alberghi rimasti aperti lungo la costa tirrenica le uniche telefonate in arrivo riguardano informazioni generiche ma prenotazioni zero. Qualcuno chiede di sapere se per le festività natalizie la situazione della viabilità sarà ripristinata.
«Ovviamente – dice Biagio Salerno, presidente del Consorzio con tono rassegnato – nessuno è in grado di fare previsioni. E senza la SS 18 non ce la sentiamo di dare consigli e incoraggiare i clienti a venire. Abbiamo già vissuto direttamente l’esperienza della scorsa estate con la prolungata chiusura del tratto Sapri-Acquafredda e i clienti inviperiti per la lunga deviazione che arrivati in albergo hanno scaricato la rabbia su di noi. Non abbiamo alcuna intenzione di ripeterla». Gli operatori turistici della città tirrenica ricordano ancora il Capodanno 2018 quando Maratea ospitò la trasmissione Rai «L’anno che verrà» con circa 10mila presenze che si prolungarono in media per tre giorni e che ebbero l’effetto di riempire le strutture ricettive già a Natale. Una situazione irripetibile nello scenario dell’attuale gravissimo dissesto idrogeologico. Come irripetibile – a partire dal ponte dell’8 dicembre – sarà raggiungere quota 100mila (tra arrivi e presenze) a livello regionale di tutto dicembre dello scorso anno. Federalberghi oggi nella prima assemblea elettiva della provincia di Potenza (alle 9.30, sala conferenze Confcommercio, centro direzionale Abitare Franco, via Macchia San Luca, 34) proverà a definire un pacchetto di proposte per salvare il turismo e le attività economiche dell’indotto che a Maratea rappresentano più di un terzo delle circa 3.000 imprese (61,0% del totale regionale), con oltre 9 mila (57,8%) addetti dell’intera provincia. Il programma dell’assemblea prevede interventi di Fausto De Mare Presidente Confcommercio Potenza, Mario Guarente sindaco della città di Potenza, Michele Tropiano delegato Federalberghi Potenza e Antonio Nicoletti Direttore Apt Basilicata. Ad Alessandro Nucara, direttore generale Federalberghi il compito invece di parlare di «Tradizione e innovazione dell’ospitalità ed accoglienza». L’albergo ed in generale la struttura ricettiva resta l’elemento più significativo della catena turistica. Se il settore predominante della filiera lucana è quello della ristorazione, pari al 64,2% del totale (con Potenza che detiene il primato), a Matera il 15,1% delle imprese turistiche offre servizi di alloggio, ed è un dato sensibilmente superiore alla media regionale, mentre in provincia di Potenza il comparto ricettivo rappresenta il 9,7%. «Un’altra vera e propria calamità naturale che si è abbattuta sugli alberghi – dice Tropiano - è la bolletta energetica: oltre il 18% del volume d’affari del settore viene assorbito dal pagamento delle forniture di energia elettrica e di gas. In media, il conto del mese di luglio 2022 è risultato più che triplicato rispetto a luglio 2021». Federalberghi al tavolo della Regione sulla riduzione dei costi alle pmi ha presentato proposte concrete.
Ma è il calo dei consumi prima conseguenza della crisi internazionale al centro delle preoccupazioni dei piccoli imprenditori di turismo, commercio e servizi. Non solo perché ogni euro speso per l’albergo produce circa un euro in shopping e consumi nella località scelta. «Caro energia e inflazione, che resta alta – sottolinea De Mare - rendono incerto il periodo natalizio».