LA CRISI IDRICA

Acqua, la Basilicata ripartisce i finanziamenti della «governance»

Redazione online

La Regione ha suddiviso il fondo economico, destinando il 64,3% delle risorse all'invaso di Monte Cotugno e il 35,7% alla diga del Pertusillo

L’Ufficio Progetti Speciali Val d’Agri-Senisese, con deliberazione della Giunta della Basilicata, è stato individuato «quale ufficio competente per la governance del fondo per il riequilibrio ambientale in attuazione dell’Accordo di Programma per la gestione condivisa delle risorse idriche sottoscritto nel 2016» da Regione Basilicata, Regione Puglia e Presidenza del Consiglio dei Ministri e in attuazione della Legge Regionale10/2020.

La nota delle Regione lucana spiega che «con la deliberazione, applicando gli stessi valori percentuali di distribuzione dei volumi idrici, si è proceduto alla suddivisione del fondo, destinando il 64,3% delle risorse finanziarie all’area del Senisese (invaso di Monte Cotugno) e il 35,7% al comprensorio Val d’Agri (invaso del Pertusillo), sulla base dell’istruttoria tecnica svolta dall’Ufficio Risorse Idriche della Direzione Generale Ambiente ed Energia». Tale provvedimento, commenta l’assessore regionali alle Politiche Agricole e Alimentari Francesco Cupparo «rappresenta una novità significativa nella gestione della quota per il riequilibrio territoriale, ricompresa nella componente ambientale della tariffa dell’acqua all’ingrosso. All’accordo per la fissazione del "costo di produzione dell'acqua all'ingrosso", sottoscritto il 27 maggio 2004 dai Presidenti delle Regioni Basilicata e Puglia, Filippo Bubbico e Raffaele Fitto, e dal Sottosegretario alle Infrastrutture, Guido Viceconte, è da sempre mancato lo strumento legislativo necessario – continua l’assessore – per il trasferimento delle risorse ai Comuni dei territori interessati».

Con la nuova deliberazione, spiega la Regione Basilicata, «si definiscono gli ambiti territoriali interessati al riconoscimento ed al trasferimento della quota e vengono, altresì, definiti i criteri, le modalità e i tempi per l’assegnazione della quota per il riequilibrio territoriale agli ambiti stessi. Per le comunità del Senisese e della Val d’Agri – continua l’assessore Cupparo – realizziamo un quadro tecnico-normativo di certezza sull’utilizzo e l’impiego di risorse finanziarie che derivano dalla risorsa acqua che deve diventare uno dei principali fattori di sviluppo economico locale e regionale. E’ dunque una svolta epocale perché con la struttura snella che ci siamo dati già in questi anni di esperienza nel coordinamento del Programma Operativo Val d’Agri e del Programma Senise e soprattutto attraverso la piena condivisione dei sindaci, si creano le condizioni per affermare il principio della piena titolarità dell’acqua da parte delle comunità dove l’acqua viene prodotta e messa al servizio di altre comunità».

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