l'imprevisto
Bloccati da due giorni in Egitto, la vacanza si trasforma in un incubo per 50 turisti potentini
A causa di un guasto all'aereo del ritorno, sono rimasti a Sharm el Sheikh tra chi è accampato, chi ospitato in alberghi fatiscenti e chi ha necessità di medicinali
POTENZA - Un gruppo composto da una cinquantina di turisti potentini è bloccato assieme ad altri 200 Italiani a Sharm el Sheikh (Egitto) da due giorni a causa di un guasto all'aereo, che avrebbe dovuto riportarli in Italia a Napoli. Sono accampati, alcuni ospitati in alberghi fatiscenti, senza sapere quando partire. Ci sono anche bambini e anziani che hanno bisogni di medicinali. Nelle foto postate su faceboook sono evidenti le condizioni in cui alloggiano con letti infestati da insetti, bagni inagibili, condizioni invivibili. In loro soccorso il sen. Arnaldo Lomuti è intervenuto presso la Farnesina e l'Ambasciata per assistere e risolvere la questione. Wizz Air (compagnia dell’aereo guasto) ha fatto sapere di aver inviato a Sharm alcuni ingegneri che starebbero attualmente lavorando alla riparazione del velivolo. Non vi sono notizie certe sui tempi della ripartenza ma, secondo le stime della compagnia, il problema potrebbe essere risolto a breve.
Lomuti insieme a colleghi senatori da Roma sta tenendo alta la pressione su Wizz Air per una risoluzione celere ed effettiva della situazione. Il Consolato al Cairo e il console onorario rimangono in contatto diretto con tutti coloro che necessitano assistenza e continueranno a seguire la vicenda con la massima attenzione. Il nostro Console Onorario si è recato ieri a visitare il gruppo che alloggia al Grand Hotel Sharm el Sheikh, di cui fanno parte anche i connazionali lucani indicati dal senatore Lomuti, ed ha provveduto a reperire i medicinali richiesti dalle persone anziane e a facilitare i contatti con il manager dell’albergo per migliori condizioni di alloggio. Durante la notte il Console Onorario ha prestato assistenza ad un bambino di 3 anni e ai genitori facendolo ricoverare in clinica. Adesso il bambino sta bene. Il Centro Studi Turistici Thalia attraverso il presidente Piero Scutari, in stretto collegamento con la Farnesina, continua a monitorare la situazione.