Covid
Fca Melfi, nessun nuovo contagio: non ci sarà lo stop alle attività
Negativi gli ultimi tamponi effettuati. Restano 5 i casi di addetti positivi
MELFI - Non ci sarebbero nuovi casi di positività al Covid-19 alla Fca di Melfi rispetto ai cinque già emersi dall’inizio della settimana. Ed hanno dato esito negativo, anche i venti test effettuati sulle persone che hanno avuto contatti con gli ultimi due contagiati, l’impiegato di Lavello ed il manutentore di Spinazzola. Tutti gli interessati, anche i 25 esaminati in precedenza che nel frattempo erano stati mantenuti in isolamento, hanno comunque ripetuto il test alla Asp, per una conferma dell’esito negativo. Sembra, del resto, che a differenza dei cinquanta dell’azienda di logistica, sottoposti a tampone in uno studio privato di Rionero in Vulture e risultati tutti negativi, i colleghi della Fca di Melfi abbiano invece effettuato inizialmente un test sierologico.
Da qui, la necessità di avere una conferma all’Asp di Potenza con un tampone. Sulla vicenda, interviene il segretario generale della Cgil lucana, Angelo Summa, secondo il quale «i contagi alla Fca di Melfi si potevano evitare». Per il sindacalista «occorre attivare un programma di monitoraggio di tutta la popolazione, coinvolgendo i medici di medicina generale in stretta sinergia con le aziende sanitarie, a partire da un programma capillare di test sierologici e aumentando il numero dei tamponi, specie nei luoghi sensibili come fabbriche, uffici pubblici, scuole».
Secondo Summa il rischio di un ritorno della pandemia «è alle porte con l’imminente apertura della scuola e c’è l’incognita trasporti che non è di poco conto. È necessario oggi più che mai - prosegue - fortificare il sistema di prevenzione nella sanità pubblica. Quanto si è verificato alla Fca di Melfi può ripetersi in altri grandi siti industriali, pensiamo ai Centro Oli, per esempio, o ancora ai trasporti. Si tutelino i lavoratori e la comunità tutta, sia garantito il diritto alla salute dei lucani».
Per i rappresentanti regionali della Fiom-Cgil, intanto, è assolutamente «necessario elevare l’attenzione rispetto alla gestione dei contagi partendo dalle linee guida per individuare procedure più stringenti utili alla ricostruzione precisa e non riduttiva della catena dei contatti in fabbrica, alla sanificazione delle aree interessate dalla presenza dei lavoratori positivi e alla garanzia della distanza interpersonale durante il lavoro. Bisogna inoltre garantire, a nostro avviso, le necessarie procedure di quarantena nei casi in corso di analisi o dubbi. Tutto ciò deve essere comunicato puntualmente al comitato, tutelando il diritto alla privacy degli interessati».