LA TRAGEDIA

Giallo a Potenza, trovato il cadavere di un giovane in via Anzio: caduto da una scala?

massimo brancati

La Squadra mobile della Questura potentina sta indagando sull’accaduto, ma al momento non sembra esserci una pista che prevalga su un’altra. Lo studente si era appena diplomato

Un giallo ha svegliato la città di Potenza ieri mattina. Un ragazzo di 19 anni, P. A. di Avigliano, è stato trovato morto nei pressi dell’istituto Alberghiero del capoluogo lucano.

Pare che sia caduto dalla scalinata antincendio che si arrampica sull’edificio.

La Squadra mobile della Questura potentina sta indagando sull’accaduto, ma al momento non sembra esserci una pista che prevalga su un’altra. Alcuni elementi fanno propendere per il suicidio, altri per un incidente, altri ancora per una caduta provocata. Un fatto è certo: il giovane, appena diplomatosi al liceo Scientifico «Pasolini» di Potenza, è conosciuto in paese come un ragazzo con la testa sulle spalle, diligente a scuola (ha ottenuto 97 alla maturità) e cordiale con tutti.

Perché si trovasse su quella scalinata non è chiaro: tra le ipotesi si era fatta strada anche quella della volontà di realizzare un murales sulla scia di quanti già ci sono sulla facciata alta del palazzo, ma gli inquirenti non hanno trovato colori o bombolette spray, pertanto ritengono inattendibile questa pista investigativa. Non è chiaro neppure se fosse solo o in compagnia.

Da indiscrezioni raccolte, il 19enne era a Potenza per incontrare una ragazza della quale si era invaghito. A lei sarebbero destinati gli ultimi messaggi digitati sul suo telefonino prima del tragico epilogo. Un amore finito? Non corrisposto? La decisione di togliersi la vita di fronte al rifiuto, a una delusione? Sono interrogativi che ruotano attorno alla vicenda, ma che al momento, come dicevamo, non trovano riscontro nelle prove raccolte dalla polizia.

E se fosse salito sulla scalinata per un gioco da fare con gli amici? Pare che proprio quella gradinata sia un ritrovo serale di ragazzi. A proposito, ma con la scuola chiusa non sarebbe il caso di chiudere l’accesso in modo da evitare una esposizione al rischio di caduta? Anche quella del gioco con amici è un’ipotesi che configurerebbe, nella migliore delle ipotesi, il mancato soccorso da parte dei suoi «compagni d’avventura».

Chi lo conosceva bene esclude categoricamente che sullo sfondo di questa tragedia ci siano questioni legate alla droga. Il 19enne, come dicevamo, è sempre stato un ragazzo perbene, pulito e coscienzioso. Saranno le indagini a svelare i contorni dell’accaduto, anche sulla scia dell’autopsia che potrebbe essere disposta da un momento all’altro.

La speranza, però, è che si chiarisca esattamente ciò che è successo e che la storia non finisca nel dimenticatoio senza aver appurato la verità, come la vicenda di un’altra giovane vita spezzata, Francesco Telesca, trovato morto a Montereale il 24 marzo dello scorso anno. Anche in quell’occasione si parlò di probabile suicidio, ma c’erano tanti elementi che facevano pensare a un pestaggio o ad un agguato. Le indagini sembrano essere approdate in un vicolo cieco e si sta liquidando la storia come «istigazione al suicidio». Senza responsabili.

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