i controlli

Basilicata, dal funerale al pappagallo alla corsa dalla ex per fare pace: le scuse più assurde per eludere i controlli

Carla Zita

Bizzarrie per giustificare l’uscita. Sanzioni pesanti per chi non ha rispettato le restrizioni

C’è chi ha scavato solchi intorno al proprio palazzo facendo passeggiate sotto casa, nel rispetto delle regole si intende. Altri, però, non hanno avuto pazienza e, in barba agli obblighi dettati dalla quarantena, hanno azzardato spostamenti definiti, poi, ingiustificati dalle forze dell’ordine. Agenti della polizia locale, carabinieri, poliziotti, militari, in questi giorni costantemente impegnati a far rispettare le misure adottate per affrontare l’emergenza Covid 19, ne hanno dovute ascoltare diverse di scuse «incredibili». Ne abbiamo raccolte alcune a testimonianza di cosa i cittadini sono stati capaci di raccontare per giustificare «l’evasione dalla quarantena».

La comandante ed il tenente della Polizia locale di Potenza, Anna Bellobuono e Michele Bollettino ci hanno riferito alcune tra le scuse dichiarate durante i controlli sul territorio comunale (per quanto riguarda i centinaia di verifiche sugli spostamenti dei cittadini sono stati effettuati 15 verbali da quando è iniziata l’emergenza).

«In linea di massima - ci hanno spiegato - il comportamento dell’utenza cittadina è ordinato. La situazione è abbastanza sotto controllo ma l’eccezione alla regola non manca». In particolare, il riferimento è alla frequentazione dei parchi che l’amministrazione ha, poi, deciso di chiudere «perché molti si sono riscoperti amanti dello sport». Tra i fermati, però, anche chi aveva urgenza di risolvere questioni sentimentali. «In un caso - hanno spiegato la comandante e il tenente - un ragazzo ventenne, in maniera anche un po’ ingenua, ci ha detto che stava andando a trovare la ragazza con la quale aveva litigato. È stato sanzionato con il massimo previsto di 533 euro perché a bordo del veicolo. Tra le persone controllate qualcuno ha detto di doversi recare in farmacia, altri hanno giustificato l’uscita spiegando problemi psicologici, psicomotori e qualcuno ha anche rimodulato la norma dicendo che, portando i cani a passeggio, poteva allontanarsi da casa fino a 400 metri».

Agli agenti della Polizia di Stato, invece, come ci ha raccontato la dottoressa Francesca Leanza funzionario portavoce della Questura di Potenza, è capitato, ad esempio, il caso di un uomo cinquantenne che, fermato sul territorio di Tito, inizialmente ha asserito di andare a lavoro ma, dopo le ulteriori domande degli agenti, ha dovuto «confessare» di essere uscito da casa per fare il funerale ad un pappagallo che aveva riposto in un foglio di scottex.

Un’altra persona, invece, aveva in auto le buste della spesa ma lo scontrino era di trenta minuti prima e così per giustificare il prolungarsi del suo girovagare ha spiegato di essere alla ricerca «di uova paesane». Tra i fermati anche chi, dopo aver fatto la spesa, era ancora in giro per la città perché voleva comprare il pacco di biscotti della sua marca preferita.

Non meno degne di nota, poi, alcune delle giustificazione messe a verbale dai Carabinieri del Comando provinciale di Potenza. A Rionero in Vulture un cinquantenne, trovato all’auto lavaggio, ha giustificato la sua uscita dicendo che aveva la necessità di pulire le reti per la raccolta di olive perché «si stanno - ha spiegato ai carabinieri - infracidando». Un altro uomo, sulla trentina, è stato controllato mentre era seduto su una panchina a prendere il sole e quando gli è stato stato chiesto quale fosse il motivo della sua uscita ha risposto: «Che devo fare da solo a casa?». A Barile, poi, anche chi beveva birra tranquillamente vicino al bar mentre, a Venosa, una persona fermata ha detto di essere in giro perché aveva «l’urgenza» di comprare un piumone, nonostante i negozi fossero chiusi. Tra le scuse anche quella della claustrofobia, però, non certificata. Nel Lagonegrese quattro ragazzi sono, invece, stati fermati intorno alle due notte e hanno spiegato di essere in giro perché volevano mangiarsi un panino. A Villa D’Agri anche chi si era allontanato dalla propria abitazione per andare a fare la doccia a casa dei genitori. I casi riferiti dalle forze dell’ordine sono certo «eccezionali», visto che la maggior parte dei cittadini ha dimostrato di rispettare le regole, ma è necessario che tutti capiscano l’importanza delle misure adottate per il contenimento del contagio, al di là della paura delle sanzioni.

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