I dati sulla Basilicata

Lucani da record per ferrovia: ma è solo un bluff statistico

Giovanni Rivelli

I paradossi dei numeri Istat anche su energia, imprese e altro

Dite la verità: vi piacerebbe vivere in una regione terza in Italia per chilometri di rete ferroviaria per abitante, terza per consumo di energie rinnovabili e con un tasso di natalità delle imprese superiore persino alla Lombardia? Allora avete di che essere felici perché vivete in Basilicata, una regione che ha esattamente queste caratteristiche.
Paradossi della statistica che, come nel classico caso delle cicogne (che riportiamo nel box sotto) induce a immaginare una realtà ben diversa da quella che è in realtà.

In questo caso, a suggerire una regione che sia quasi l’Eden d’Italia, è «Noi Italia edizione 2019» la nuova rappresentazione interattiva realizzata dall’Istat per mettere insieme a disposizione dei cittadini oltre 100 indicatori statistici del nostro Paese.
Ma partiamo dal dato più eclatante: il fatto che la Basilicata sia terza per dotazione (pro capite) di rete ferroviaria in esercizio. La Basilicata non solo vanta ben 61,2 km ogni 100mila abitanti (ossia ben più del doppio dei 27,6 di media nazionale) ma corrobora il dato con un trend di crescita che vede 60 km nel 2013, 60,2 nel 2014, 60,5 nel 2015 e 2016 e 61,2 nel 2017. Il tutto senza che in questo lasso di tempo si sia aggiunto un solo metro di binario. Il mistero è presto svelato: perché se i km sono rimasti gli stessi (347) ciò che è diminuito (gradualmente) è il numero della popolazione residente creando quell’apparente effetto di crescita che crescita non è.

Per avere un controprova facciamo un paragone con la «Cenerentola» d’Italia, quella Lombardia che, con una dotazione di appena 17,3 km di rete ferroviaria in esercizio (sempre per 100mila abitanti), appare l’ultima delle regioni. IN realtà si tratta di 1.736 km di rete che (considerato che i treni viaggiano nello spazio) se dividiamo per i 23.863 km quadri della Lombardia portano un indice di 0,073 km di rete per km quadro. Facendo la stessa operazione coi 347 km di rete lucana dividi per i 10.073 km quadri della regione abbiamo 0,34 km di rete per km quadro, vale a dire meno della metà. Quindi in Lombardia ci sono reti ferroviarie capillari più del doppio, se ci viaggiassero convogli con la stessa frequenza (ma quelli lombardi sono molti di più) ci sarebbero solo vagoni più affollati.

Lo stesso ragionamento (cambiando però i riferimenti, vale ad esempio per la natalità delle imprese. Il 7,8% della Basilicata è lusinghiero rispetto al 7,4 della «industrializzatissima» Lombardia. Ma il primo è percentuale di 61,2 imprese esistenti ogni 10mila dei 567mila lucani. Il risultato è 271 nuove imprese in Basilicata 6.045 in Lombardia. Per tacere che in Basilicata la mortalità d’impresa è dell’8%, superiore alla natalità.
Infine effetto simile per l’Energia: La Basilicata consuma il 90,1 per cento di energia rinnovabile dei 4.614 kWh consumati da ogni abitante, la Lombardia brucia energia verde per il 21,7% dei 6.631 kWh consumati da ciascun residente. A conti fatti il «consumo verde» è di oltre 14 miliardi di kWh verdi in Lombardia e di un po’ più di 2 miliardi in Basilicata.

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