Le parole

Salvini: «Nel Potentino le vittime hanno ancora paura dell'usura»

Redazione online

«Le 'denunce zero' in provincia di Potenza non corrispondono a un’usura 'zero', ma al timore di non avere tutele, risarcimenti, coperture da parte dello Stato»

«Era doveroso dare seguito agli impegni presi, e quello della lotta a racket e all’usura magari è poco mediatico, ma molto reale in un momento di crisi economica: in alcuni casi manca il coraggio o le condizioni per denunciare, infatti le 'denunce zero' in provincia di Potenza non corrispondono a un’usura 'zero', ma al timore di non avere tutele, risarcimenti, coperture da parte dello Stato».
Con queste parole il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha commentato il protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni dell’usura e dell’estorsione nella provincia di Potenza, firmato in serata nella sede della Prefettura del capoluogo lucano. I reati, ha spiegato il ministro, «sono fortunatamente in calo, l’andamento della delittuosità nel 2018 è in calo di una decina di punti percentuali, ma non ci accontentiamo e contiamo di migliorare ulteriormente questo dato». Questo protocollo - ha aggiunto Salvini - «che grazie al lavoro del Prefetto ha riunito realtà associative, imprenditoriali, commerciali, enti locali e Stato, e conto che questo si estenda ad altre realtà italiane, per avere tempi certi e rapidi in caso di denuncia, e rimborsi all’altezza del danno che il denunciante si prepara ad annunciare».


«Oggi inizia un percorso - ha ricordato il ministro - e saranno potenziati i servizi di sicurezza a Potenza e in provincia, oltre agli uomini delle forze dell’ordine». Salvini ha anche annunciato che «ad esempio a Maratea (Potenza), che ho visitato ieri, ci sarà un fondo per le spiagge sicure in estate, o telecamere di sorveglianza in altri Comuni. C'è un tessuto sociale reattivo, e la Basilicata è l’ultima regione italiana per indice di delittuosità, quindi ha la 'maglia rosà però si può migliorare. C'è un Cpr - ha concluso - con situazioni effervescenti, ma queste situazioni vengono seguite e punite: se tutto il Paese fosse come Potenza, saremmo messi meglio».

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