Il fenomeno
Le case dei lucani all’asta un altro segno della crisi
Coinvolte 2.070 abitazioni. C’è chi sta peggio, ma il trend è in crescita in Basilicata
POTENZA - Basta un piccolo debito non saldato e l’azione di un solo creditore che scatena quella di tutti gli altri. Un effetto domino che rischia di trascinare la propria casa all’asta. In tempi di crisi economica, di disoccupazione, di aziende che falliscono, quello appena descritto è uno scenario purtroppo sempre più frequente anche in Basilicata. La nostra è tra le regioni italiane con meno case all’asta, ma il numero sta crescendo (+26% nel 2018). È quanto emerge dal «Report Aste» a cura di Astasy Srl, società del gruppo Gabetti. La Basilicata sale dal 19° al 18° posto come regione italiana per numero di esecuzioni immobiliari; ha concentrato i suoi 567.118 abitanti su un’estesa superficie di 9.994 Kmq e con solo lo 0,90% di popolazione nazionale e lo 0,84% di esecuzioni, ha comunque la media standard di una casa all’asta ogni 74 famiglie (la media nazionale è di 75).
Inoltre il numero di abitazioni all’asta ha registrato un incremento di quasi il 26% rispetto all’anno precedente: 2.070 aste nel 2018, 1.647 nel 2017. Le due province della Basilicata si rappresentano con numeri decisamente bassi su scala nazionale e la distribuzione territoriale è piuttosto in controtendenza, con i suoi 131 comuni ha una bassa presenza di aste: nel Materano sono 1.107 le case all’asta, mentre in provincia di Potenza, sempre nel 2018, risultano 963. Il trend, come dicevamo, è in crescita. Il grafico che pubblichiamo esplicita l’escalation del fenomeno soprattutto nel Materano che è salito da 506 del 2015 a 1.107 del 2018. Nel Potentino, invece, il trend è meno marcato, anzi rispetto al 2015 c’è un calo.
Le oltre 245.100 esecuzioni immobiliari nel territorio nazionale hanno raggiunto nel 2018 un valore base d’asta di 36.379.962.273 euro. Rispetto al 2017 si nota un aumento di esecuzioni pari al 4,6%, passando infatti da 234.340 del 2017 alle 245.100 del 2018. Le procedure estinte durante l’anno sono state 36.868. Al primo posto per numero di esecuzioni si conferma la Lombardia con il 19,46%, a seguire la Sicilia (9,77%), Veneto (7,96%), Piemonte (7,98 %) e Lazio (6,88%).
Con la vendita all’asta della casa - spiegano gli esperti in gestione immobiliare - si entra in un meccanismo lungo, complesso e poco profittevole. La vendita giudiziaria genera un vortice di spese legali e giudiziarie, oltre agli interessi sui debiti. La casa viene venduta il più delle volte a prezzo basso, a causa della cattiva comunicazione inerente le aste, e il ricavato spesso non basta a soddisfare i creditori. Così chi subisce tutto questo si ritrova senza casa e con altri debiti da pagare.
Incrociando i dati da vari osservatori del fenomeno, scopriamo che alle aste gli immobili vengono comprati mediamente al secondo, terzo tentativo, a prezzi ribassati del 30-40% rispetto al valore dell’immobile. In più le spese sostenute per effettuare le vendite (ovviamente addebitate ai proprietari) mediamente superano i 15.000 euro..