Il parroco: convive con un uomo

Antonio Massaro

di ANTONIO MASSARO

TITO - «Ho cercato invano di spiegarmi illustrando le ragioni del mio comportamento, ma il signor Ferrara non ha voluto sentir ragione. Al sottoscritto dispiace tantissimo, ma, ripeto, non ho fatto altro che attenermi alle disposizioni della Chiesa e del vescovo di Potenza».
Così don Giovanni Di Carlo sacerdote della parrocchia di San Laviero Martire, da dieci anni a Tito e prima ancora altri due lustri ad Avigliano nel suo esercizio pastorale.

E quindi quali sono le disposizioni?
«L’eucarestia non va impartita a separati conviventi anche se determinate situazioni vanno analizzate caso per caso. Tanto per dirne una, domenica scorsa ho celebrato il battesimo di un bimbo di due genitori conviventi».
È la prima volta che le accade un episodio del genere?
«Non si tratta della prima volta. Ma stavolta non è stato bello sentirsi aggrediti a livello verbale».

Il compagno della signora a cui non è stata data l’eucarestia l’ha presa male, lei come ha reagito?
«Che altro potevo fare? Ho cercato come sempre il dialogo e la comprensione, ma senza risultato. La signora però ha capito le mie ragioni che poi sono quelle della Chiesa».
In conclusione?
«Ripeto: al sottoscritto dispiace tantissimo. Ma la comunione con Dio va vissuta con festa e con gioia e con la preghiera».

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