Frecciarossa
Interrogazione a Delrio
LECCE - La soppressione del Frecciarossa Milano-Lecce è oggetto di una interrogazione urgente al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, da parte dei deputati salentini Rocco Palese, Roberto Marti, Salvatore Capone e Federico Massa.
«Il ministro dei Trasporti - scrivono i parlamentari - finora sempre attento e leale nei confronti delle esigenze di mobilità dei cittadini del Mezzogiorno, convochi subito i vertici di Trenitalia e li faccia desistere dalla improvvisa, ingiustificata ed ingiusta decisione di eliminare il collegamento Frecciarossa Milano-Lecce, peraltro istituito nell’orario estivo a giugno scorso in seguito ad una mobilitazione senza precedenti della popolazione, dell’opinione pubblica, delle Istituzioni salentine e confermato appena 15 giorni fa dalla stessa Trenitalia nell’orario invernale. In caso contrario verrebbe violato il diritto alla mobilità di circa due milioni di cittadini salentini e pugliesi che, invece, è costituzionalmente garantito».
«Non abbiamo fatto in tempo ad esultare per la conferma nell’orario invernale - commentano - che Trenitalia ha inspiegabilmente fatto dietrofront, dopo aver peraltro confermato nei giorni scorsi che quel collegamento quest’estate è stato quasi sempre 'tutto esauritò. Escluse pertanto possibili ragioni di mercato, ci si chiede cosa c'è dietro questo assurdo scippo al Salento e alla Puglia». «È opportuno - concludono - che il Governo chiarisca se è d’accordo con Trenitalia e, in caso contrario, se non ritiene di dover immediatamente chiedere all’azienda di recedere da questa decisione»,
IL SINDACO DI LECCE - «Un dietrofront inaccettabile, un altro colpo basso per Lecce e il Salento. L’epilogo del Frecciarossa Milano-Lecce è una vicenda che rasenta il ridicolo. Promesse non mantenute, scelte opinabili, mancanza di attenzione: siamo il capro espiatorio d’Italia, la periferia "permanente» del nostro Paese». Lo afferma il sindaco di Lecce Paolo Perrone.
«Le responsabilità - accusa - sono di un governo nazionale che si dimostra sordo alle necessità della Puglia e di un governo regionale assolutamente 'baricentricò. Questo territorio merita rispetto e rivendica le stesse opportunità di sviluppo delle altre regioni. Le nostre rivendicazioni sono troppo deboli: dove sono i parlamentari salentini di centrosinistra? Dov'è il governo regionale, i cui rappresentanti sono stati eletti anche dalle comunità salentine?».
«Trenitalia - conclude - deve fare un passo indietro. Lo deve al Salento, che nel ruolo di fanalino di coda si sente fuori posto, e alle migliaia di turisti che per necessità o per piacere, da ogni dove, raggiungono la nostra provincia».
LA REPLICA DI PALESE - «Il commento del presidente Emiliano sulla (in)opportunità che la Regione finanzi il collegamento Frecciarossa Milano-Lecce, è solo l’ultimo schiaffo in ordine di tempo che questa giunta regionale pugliese sferra al Salento cosí dimostrandosi baricentrica (senza alcun sentimento di astio da parte mia nei confronti dei baresi) e soprattutto miope perché, esattamente come se non cresce il Sud dell’Italia non cresce neanche il resto del Paese, cosí se non cresce e non esce dall’isolamento il Salento, non crescono neanche Bari e la Puglia». È quanto afferma in una nota l’On. Rocco Palese, vicepresidente della Commissione Bilancio della Camera.
Se la Giunta regionale - prosegue Palese - «lascia indifferentemente morire di Xylella tutti i nostri alberi e partecipa, assecondandolo, all’isolamento del Salento non facendo nulla per il raddoppio della SS 275 Maglie - Leuca e affermando che il Frecciarossa non può pagarlo la Regione, si ammazzano sia l’agricoltura sia il turismo di tutta la Puglia ed è quindi evidente che siamo davanti ad una totale incapacità politica e ad una miopia assoluta nelle strategie».
«Dal presidente della Regione - conclude - ci saremmo aspettati maggior senso di appartenenza e maggiore orgoglio nel difendere la Puglia ed il Salento anche dalla miopia del Governo nazionale. Invece vediamo che la Basilicata ottiene il Frecciarossa autofinanziandoselo e la Puglia lo perde nonostante proprio Emiliano avesse proposto a giugno 2016 che la Regione contribuisse al finanziamento esattamente come fa per Ryanair che con i suoi servizi garantisce il diritto alla mobilità di milioni di pugliesi».